Le sei vittorie consecutive in campionato consentono ai bianconeri di balzare al terzo posto, dietro a Napoli e Milan. Il successo contro la Lazio conferma i progressi di questa squadra, che ora guarda al 2023 con maggiore fiducia nei propri mezzi
IN PAUSA. “Sei giornate fa nessuno credeva che alla sosta saremmo stati terzi in classifica.” Il senso è tutto qui, in questa dichiarazione di Massimiliano Allegri rilasciata nel post partita di Juventus-Lazio. Fino ad un mese fa, infatti, in pochi si sarebbero immaginati una risalita del genere e, invece, è successo davvero. Dopo le varie batoste raccolte in Champions League e il cammino a singhiozzo in campionato, il 13 Novembre era visto come il giorno della resa dei conti, quello in cui sia Allegri che la società avrebbero dovuto confrontarsi per riprogrammare il futuro e risolvere i problemi emersi nella prima parte di stagione. Non sarà così, a quanto pare. La Juventus chiude il 2022, prima della pausa Mondiale, con 6 vittorie di fila in campionato (striscia interrotta solo da 3 ko tutti in Champions): 12 i gol fatti, 0 quelli subiti.
Le cose belle accadono anche a chi sa aspettare, a chi conosce il valore della pazienza, a chi coltiva il proprio orticello con impegno, sforzo e dedizione. La scossa c’è stata ed è l’unica cosa che conta. La Juventus aveva quasi, se non proprio, toccato il fondo e forse è stato proprio questo ad aver innescato nei giocatori la giusta motivazione per risalire e riscoprire tutta la forza, la tenacia e il coraggio che c’erano dentro di loro. Gli attori sono gli stessi di settimane fa, ma è l’atteggiamento ad essere profondamente cambiato. Un gruppo più cinico e pragmatico, che ha riscoperto il senso di essere squadra e ritrovato la propria identità: questa è la Juve che si è vista nell’ultimo mese.
La vittoria contro la Lazio, forse, è lo specchio di questa crescita e di tutti i fattori che poco a poco l’hanno determinata. I giovani finalmente all’opera e completamente calati nei rispettivi ruoli, come Nicolò Fagioli, che sta impressionando sempre più partita dopo partita. I vari reparti che hanno ritrovato i propri punti fermi (vedi la difesa, con Bremer e Danilo, e il centrocampo, con Rabiot e Locatelli). Un gruppo che rimane in partita fino al 90’, senza abbandonarsi ai vistosi cali di tensione di qualche tempo fa, e che sa esattamente cosa è chiamata a fare. I margini di miglioramento, ovviamente, ci sono eccome, ma la situazione attuale fa ben sperare e consente alla squadra di Allegri di vivere la sosta con la tranquillità e la determinazione giuste per affrontare e programmare il 2023. Ci saranno un’Europa League e una Coppa Italia da provare a vincere e un campionato da raddrizzare, anche il Napoli schiacciasassi non darà vita facile a nessuno.
L’epica della storica rimonta della stagione 2015-16, che portò poi allo scudetto, riecheggia spesso in casa Juventus, specie dopo le coincidenze dell’ultimo mese. Allora, infatti, il derby fu la partita della svolta: vittoria per 2-1 con gol decisivo di Cuadrado 93′, alla quale seguì il successo per 3-1 ad Empoli. Quest’anno, complice anche il calendario, i bianconeri si sono trovati nella stessa situazione: successo di misura nel derby (1-0) ed importante vittoria (4-0) contro la compagine toscana, due vittorie consecutive che hanno inaugurato la rimonta che oggi vede i bianconeri al terzo posto grazie ai sei successi di fila. Non è il momento di sognare, però, ma di lavorare sodo affinché certi down non si ripetano più. Ripartiamo dalle piccole cose, come il sorriso di Federico Chiesa, intervenuto nel post partita di Juve-Lazio per esprimere tutta la sua felicità sia per essere tornato in campo, sia per la sua squadra che finalmente sembra essere uscita dal tunnel. Speriamo solo che la sosta non ‘addormenti’ troppo tutto l’entusiasmo ritrovato.