Il pensiero del noto giornalista
PARERE – Sconcerti ha parlato della possibilità di introdurre i maxi recuperi anche in Serie A sul Corriere dello Sport. Le sue parole:
“C’è una sola spiegazione per i tempi di recupero infiniti: si è scelto di arrivare al tempo effettivo […]. Non c’è più una partita complessiva, ma due situazioni diverse, una quando la palla è in campo e una quando il gioco è fermo. L’idea è circolata altre volte, ma non è mai stata presa seriamente. L’interruzione casuale è una parte fondamentale del calcio, sta dentro il gioco a pieno titolo. Non perdere tempo inutilmente, questo sì è un problema, ma il recupero serve a compensare la lentezza. Ma non si può ogni volta far ripartire l’orologio. Il recupero è sempre stato il riassunto del tempo perso, non la replica. Oggi si accetta perfino il recupero sul recupero, 2 minuti su 10 sono il 20%. […] Non credo sia una buona idea. Trasportare la nuova abitudine in campionato temo sarebbe insostenibile. Avremmo il 20% dei gol concentrati in quei minuti, aumenterebbero tensioni e polemiche. Un Mondiale ripara gli effetti grossolani dall’alto della sua autorevolezza e con la fretta del suo calendario. Nei campionati avremmo 380 partite da allungare a discrezione dell’arbitro. Se il calcio deve cambiare in un modo così drastico, è necessario avere nuove regole scritte, condivise.