Le parole del giornalista ai microfoni di ‘Calciomercato.it’
OPINIONE – Continua a tenere banco la questione Juventus relativa alla penalizzazione di 15 punti inflitta dalla Corte d’Appello FIGC. Le opinioni circa una colpevolezza o un’innocenza e, di conseguenza, di una giusta sanzione o meno, si susseguono e al coro si è unito anche il giornalista Maurizio Pistocchi, intervistato da ‘Calciomercato.it‘. Queste le sue parole:
“E’ precipitato in un disastro. Servirebbe rifondare tutto, partendo da Coverciano. Prima il corso per diventare allenatori due anni e mezzo, ora un mese. Per ricostruire servono dirigenti con il coraggio di cambiare. La società è il punto di partenza: sceglie come giocare e l’idea da seguire. Se guardiamo la Serie A e la Premier si percepisce che il nostro è un altro sport. Ora c’è questo tsunami che riguarda la Juventus e sicuramente non ci sta facendo una grandissima pubblicità in tutto il mondo. Stiamo facendo una figura pessima. Lo scandalo riguarda tutto il calcio italiano. Per la Juve il problema si è verificato perché, essendo quotata in Borsa, aderisce ad una regola internazionale, dove è presenta la specifica ISE 38. Se le plusvalenze sono immateriali, vanno valutate al valore di bilancio, in alcuni casi 0. Da qui è nato ciò che è successo alla Juve. La prima sentenza arriva perché hanno ritenuto che i dirigenti bianconeri hanno contravvenuto al codice numero 4 della giustizia sportiva. Gli inquirenti posseggono una documentazione serrata. Un giudice del Tribunale di Torino, che fa parte anche della giustizia sportiva, ha spiegato quali principi hanno generato quel genere di sentenza. La Consob ha ipotizzato 154 milioni di euro di plusvalenze artificiose negli ultimi tre bilanci della Juventus. Aver potuto fare queste plusvalenze ha alterato la regolarità del campionato.