IL RITORNO – Stando a quanto riporta “Tuttosport”, Federico Chiesa sta via via prendendo condizione fisica e minuti nelle gambe. Un fattore da non sottovalutare, dopo la rottura del legamento del crociato. Il suo rientro, come giusto che sia, è stato graduale. All’inizio con il PSG, il 2 novembre, uno spezzone di gara da 16′. Successivamente un altro pezzettino di gara nella partita successiva contro l’Inter, prima di in turno di riposo in Verona-Juve. La prima partita da titolare, invece, è stata in occasione di Napoli-Juventus, match terminato 5-1 per i partenopei. Molto meglio la vittoria in Coppa Italia contro il Monza, con conseguente gol di Chiesa con un sigillo del finale 2-1. Da quel momento in poi, seguirono altre 4 partite, di cui ne salta una (contro il Monza in campionato), ne gioca 2 da subentrato e una da titolare. Per un totale di 10 gare di cui solo due dal 1′ e un gol.
Federico ha una voglia matta di tornare in maniera fissa e costante in campo e, per questo motivo, mette nel mirino la sfida contro la sua Fiorentina. Contro la Viola, Chiesa vuole incidere e vuole convincere mister Allegri a dargli fiducia, spazio, minuti. E, perché no, convincerlo anche a cambiare modulo, diventando in questo modo non più un’alternativa ad Angel Di Maria. Magari giocando come terzino oppure titolare in un tridente in cui il Fideo e l’attaccante italiano possono giostrare alle spalle di Dusan Vlahovic.