Brividi finali, ma grande solidità e spirito di squadra permettono alla Juventus di superare la Fiorentina per 1-0 grazie alla zuccata di Rabiot al 34esimo minuto del primo tempo. Bianconeri che allungano sulla zona calda della classifica e si porta ad un punto dalla zona Conference League, occupata dal Torino.
Dai primi minuti comprendiamo quanto sia fisica e maschia la gara, tanto da costringere Fabbri ad ammonire Rabiot dopo nemmeno due minuti di gioco per una scivolata da dietro su Nico Gonzalez che blocca una ripartenza. La prima occasione della gara è per i bianconeri con Di Marìa che si trova il pallone in area e calcia, Amrabat si immola e devia il pallone che arriva sul piede sinistro di Kostic, ma da ottima posizione sfiora soltanto il secondo palo, sciupando una ghiottissima occasione. Kostic si rende nuovamente pericoloso al minuto 22: Chiesa sgasa sulla destra e crossa al centro, Milenkovic scivola e manca il pallone che arriva sul secondo palo per il serbo, ma stavolta è un super Terracciano a respingere in corner. 12 minuti dopo la pressione offensiva bianconera porta i suoi frutti: azione insistita che vede Di Marìa al cross sul secondo palo, inserimento di Rabiot completamente perso dalla difesa viola e colpo di testa respinto ancora da Terracciano, ma soltanto quando il pallone aveva già varcato la linea di porta. Gli uomini di Italiano provano a reagire immediatamente con Ikoné che si coordina benissimo e lascia partire un gran destro dal limite, ma è provvidenziale Locatelli che ci mette il piedone da terra e alza la traiettoria del pallone in corner. Con tanti contrasti, qualche scintilla e 3 ammonizioni, il primo tempo scivola via con i ragazzi di Allegri avanti di misura.
La frenesia della Fiorentina di riprendere la partita rende la manovra viola sterile ed imprecisa, mentre la Juventus sembra ben messa in campo e non corre pericoli. Trova il gol del raddoppio al minuto 59 con l’uomo più atteso, ovvero Dusan Vlahovic, imbeccato da un filtrante preciso di Locatelli, ma il VAR ed il fuorigioco semi-automatico cancellano la gioia al serbo, il quale non ha esultato per rispetto dei suoi ex tifosi. L’ingresso di Kean proprio al posto di DV9 certifica ben due occasioni in rapida successione per la ‘vecchia signora’: Dodò lo serve involontariamente in area di rigore, ma il suo tiro sbatte sul muro di Terracciano, mentre pochi secondi dopo, da sviluppi di una palla inattiva, manca il pallone a tu per tu con il numero 1 viola. Italiano inserisce la prima punta, ovvero Luka Jovic, ma gli effetti non sono quelli sperati e la gara scorre senza grossi sussulti fino all’88esimo: cross di Saponara da sinistra, Locatelli allontana disturbato da Ranieri, Castrovilli scarica il destro che trafigge Szczesny per l’1-1 che sa di beffa per la Juve. Forti proteste della Juve che portano il loro frutto per l’annullamento del gol: il VAR aiuta Fabbri e segnala il fuorigioco per posizione attiva di Ranieri, il quale ha ostacolato l’intervento di Locatelli. Vince l’armata Allegri nonostante le critiche, le penalizzazioni e la negatività attorno ad un gruppo che resta vivo ed unito verso l’obiettivo Europa.