Continuano gli scontri fra la UEFA e le tre Società ancora in vigore nel progetto “Superlega”. Intanto, l’esclusione dalle coppe diventa sempre più una realtà concreta
ESCLUSIONE – La Juventus non molla la Super League. Andrea Agnelli continua a sostenere la sua spalla destra, Florentino Perez, legato allo stello filo. Nella notte tra venerdì e sabato, riferisce la “Gazzetta dello Sport“, alla Cadena Cope, nota radio spagnola, ha annunciato la volontà della UEFA nel voler squalificare i tre club dissidenti. L’ufficialità potrebbe arrivare già in questo mese, subito dopo la finale di Champions League fissata il 29 di maggio. Nella giornata di ieri, invece, sia la Juventus che il Real Madrid e Barcellona, hanno pubblicato il comunicato ufficiale, ribadendo la volontà di portare avanti il progetto. Stando all’annuncio, “i club fondatori hanno ricevuto, e continuano a ricevere, inaccettabili pressioni, minacce ed offese da terze parti al fine di ritirare il progetto proposto e, conseguentemente, desistere dal loro diritto/dovere di fornire soluzioni all’ecosistema del calcio mediante proposte concrete ed un dialogo costruttivo. Ciò è intollerabile in punto di diritto e la giustizia si è già pronunciata in favore della proposta di Super League, ordinando a Fifa e Uefa di astenersi, sia direttamente sia per il tramite dei propri associati, dall’intraprendere ogni azione che possa pregiudicare l’iniziativa in qualsiasi modo in pendenza del procedimento“. Le Società però, sono ancora disposte al dialogo, purché ci sia rispetto reciproco: “Siamo totalmente consapevoli della diversità di reazioni all’iniziativa della Super League e, conseguentemente, della necessità di riflettere sulle ragioni di alcune di esse. Siamo pronti a riconsiderare l’approccio proposto, per quanto necessario. Tuttavia, saremmo altamente irresponsabili qualora, consapevoli dei bisogni e della crisi sistemica del settore calcistico, abbandonassimo la missione di fornire risposte efficaci e sostenibili alle questioni esistenziali che minacciano il settore“. Le due parti sembrano virare in due direzioni diverse e lo scontro, fino a qui, sembra inevitabile.