MILAN-JUVENTUS– Mattinata concitata e di attesa. La positività di Cuadrado ha creato non pochi problemi. In più va aggiunto il tampone positivo di ieri di Alex Sandro ed i molteplici indisponibili da una parte e dall’altra.
Situazione molto traballante per Milan-Juventus, come se non fosse già una partita crocevia della stagione sia del Diavolo sia della Vecchia Signora. Il pericolo numero uno sarebbe quello di un possibile focolaio.
TAMPONI E PARTENZA PER MILANO– E’ questo il programma Juventino della mattinata. Ieri tutti negativi, a parte il colombiano. Oggi ci sarà un nuovo giro di tamponi, solo allora la squadra partirà alla volta di Milano, verso tarda mattinata.
La ASL torinese ha fatto sapere che le positività sono arrivare con tutta probabilità fuori dal contesto squadra. Il direttore del Dipartimento di Prevenzione della ASL Città di Torino, Roberto Testi, ha confermato come, al momento non si può parlare di focolaio. Il direttore ha poi aggiunto che, in caso venisse constatato un focolaio fuori controllo, allora la ASL interverrebbe per fermare la trasferta.
Anche dall’assessore regionale piemontese all’emergenza COVID, Matteo Marnati ha dichiarato a Top Calcio 24, che la sfida si giocherà.
COSA DICE IL REGOLAMENTO- Il famoso protocollo, o regolamento, spiega che: una squadra disputerà il match con almeno 13 calciatori disponibili, incluso almeno un portiere. Tutti i 13, negativi al test.
Un club può chiedere il rinvio se: nella settimana precedente alla partita ha avuto almeno 10 positivi. Il rinvio è possibile 1^ sola volta per club nella stagione sportiva. Tutto al netto delle ASL.