Un tonfo che fa un rumore assordante quello subito dalla Juventus che all’Allianz Stadium viene superata da un Monza super nel primo tempo e guardingo nel secondo. Palladino e i suoi ragazzi scavalcano proprio la Juve in classifica, spingendo al 13esimo posto la ‘vecchia signora’ che continua a navigare a 15 punti dalla zona Champions League.
Sembra partire con la marcia giusta la Juventus che si affaccia dalle parti di Di Gregorio dopo appena due minuti di gioco con una punizione di Paredes messa in mezzo su cui sia Gatti, che Bremer mancano l’appuntamento con il tap-in. La pressione bianconera nei primi 10 minuti è asfissiante e al quinto minuto esce bene con un dialogo tra Rabiot e Kean che combinano con l’uno due, il francese arriva in area e scarica all’indietro per Kostic che viene murato in angolo. Il gol pare nell’area e nemmeno un minuto dopo arriva, ma dall’altra parte del campo: Pessina riceve al limite dell’area e imbuca bene per Caprari, il quale rientra sul destro saltando Gatti e incrocia sul primo palo per l’1-0, ma il VAR cancella tutto per il fuorigioco dell’ex Verona. I brianzoli prendono coraggio, ma soprattutto campo e iniziano a tessere la propria manovra per arrivare all’1-0 che si concretizzerà al 18esimo: Machin dai venticinque metri imbuca alla perfezione in area di rigore per l’inserimento vincente di Ciurria, dimenticato da Kostic, che batte Szczesny. La squadra di Allegri ha una palla gol per tornare in parità da palla inattiva con Gatti che riesce a spostarsi il pallone sul sinistro e concludere, ma il pallone termina a lato di poco, complice la deviazione di un difensore in maglia rossa. Dieci minuti dopo arriva la doccia gelata per la ‘vecchia signora’: Di Marìa perde palla sul settore di destra, Carlos Augusto si invola in coast-to-coast e salta secco la pressione juventina, filtrante delizioso per Mota Carvalho che supera Szczesny e insacca a porta sguarnita.
Il secondo tempo è una spirale di emozioni con un uomo in particolare protagonista della sfida, ovvero Michele Di Gregorio, il portiere dei brianzoli. Prima grande respinta al 61esimo con la botta da fuori del neoentrato Locatelli, poi si ripete, ma stavolta su Milik dopo un bolide di sinistro del polacco dall’interno dell’area. Infine completa l’opera su Di Marìa al 74esimo, andando a spingere in corner un pallone destinato all’angolino. L’assalto bianconero avrebbe trovato i suoi frutti al 79esimo grazie ad una palla inattiva su cui è ancora il portiere dei lombardi il protagonista, bravo a respingere su Rabiot, ma non può nulla sul tocco di Bremer: tutto inutile perché il brasiliano è in fuorigioco. L’ingresso del rientrante Vlahovic non dà nulla sul piano della prestazione, non aiutato certamente dall’infortunio di Milik e le 5 sostituzioni già effettuate che non permettono ai bianconeri di giocare il resto della gara in 11 uomini e concedono al Monza la facoltà di amministrare senza troppi patemi il vantaggio.