La Juventus si è persa proprio sul più bello.
Sembrava il momento giusto per confermare le ambizioni scudetto ma la Juve è mancata e si è persa raccogliendo 2 punti in appena 4 partite, vanificando una prima parte di campionato strepitosa in termini di risultati.
Una vera e propria crisi, quella che sta vivendo il gruppo squadra che ha subito la pressione di poter mettere davvero in pericolo le ambizioni di seconda stella dell’Inter. Una squadra si è una partita prima e soprattutto un minuto dopo lo scontro diretto di San Siro.
Ma qual’è la vera versione della Juve?
Quella capace di lanciare il guanto di sfida ad una corazzata come l’Inter forte di una striscia di 19 risultati consecutivi o quella timida e impaurita che abbiamo visto nell’ultimo mese?
I meriti di aver svolto il ruolo di anti Inter hanno un nome e un cognome ben preciso.
Il criticatissimo Massimiliano Allegri ha saputo gestire in maniera magistrale un mix di giovani e calciatori affermati in grado di andare oltre le proprie reali possibilità per diversi mesi, lasciando pochi punti per strada almeno fino allo scontro diretto del 4 Febbraio deciso ai fini del risultato solo da un autogol di Gatti. L’allenatore in prima linea ha cercato di abbassare la pressione sul gruppo squadra parlando costantemente di quarto posto come unico obiettivo della stagione. Traguardo che rispecchia quello che sono i reali valori di un gruppo di calciatori che può competere come organico con Milan e Napoli ma è nettamente inferiore all’Inter per qualità e profondità di rosa.
Allegri ha dovuto fare di necessità virtù in una squadra priva di impegni europei ma decimata in termini di qualità dalle situazioni extra campo legate a Paul Pogba e Nicolò Fagioli.
Con uno stile di gioco perennemente discutibile la Juventus ha inanellato una serie di risultati utili che l’hanno portata a pochi passi da un Inter stratosferica. E proprio nel momento in cui l’Inter poteva sembrare vulnerabile psicologicamente con un recupero ostico da affrontare e il ritorno della Champions da gestire, la Juventus giovane e inesperta non ha gestito la pressione di provare a rovinare la festa dei nerazzurri.
La partita con l’Empoli macchiata dall’espulsione di Milik dopo pochi minuti di gioco ha rovinato l’euforia e la fiducia che circolava intorno ai ragazzi di Allegri. Dopo uno scontro diretto perso meritatamente è arrivato un brutto passo falso casalingo con l’Udinese.
I bianconeri non sono riusciti a reagire al gol di Giannetti e hanno dimostrato poca lucidità nel provare a ribaltare il risultato.
La partita di Verona testimonia il primo momento negativo dei bianconeri che non vincono da quasi un mese ed hanno almeno evitato la terza sconfitta consecutiva.
La sconfitta del Milan a Monza ha mantenuto intatte le posizioni in classifica ma il secondo posto è in pericolo mentre l’Inter si avvicina allo Scudetto con un +9 in classifica che potrebbe diventare presto un +12.
Un campanello di allarme per Allegri che dovrà assolutamente cercare di vincere contro il Frosinone prima del doppio impegno contro Napoli e Atalanta. Impossibile pensare di staccare la spina con 13 partite di campionato da disputare e le semifinali di Coppa Italia alle porte.
La squadra è sembrata sfiduciata dopo la sfida di San Siro e fragile mentalmente al Bentegodi dove è entrata in partita solo dopo aver subito i gol della squadra di Baroni che sta bene mentalmente e fisicamente.
Una questione di fiducia nei propri mezzi, concentrazione e consapevolezza: caratteristiche che identificavano le prestazioni della Juventus nei 4 mesi precedenti.
La società ha deciso di limitare gli innesti nel calciomercato invernale con il prestito di Alcaraz in un’operazione dalle cifre quantomeno discutibili.
Si poteva fare di più perché McKennie, Kostic, Locatelli e Cambiaso stanno tirando il fiato dopo aver tirato la carretta anche ai limiti delle proprie possibilità.
I bianconeri devono ritrovarsi ed hanno bisogno di cancellare un mese negativo in cui si sono visti diversi limiti nei ragazzi di Max.
Non bella ma pratica e convinta di poter vincere; questa era la Juve che abbiamo visto per buona parte del campionato e che i tifosi si augurano di rivedere presto.
La sfida contro i ciociari potrebbe arrivare al momento giusto perché la squadra di Di Francesco è in caduta libera ed ha la peggior difesa della serie A. Danilo dovrebbe saltare due partite al massimo con Allegri che potrà contare nuovamente su Bremer.
In attacco ci si aspetta una risposta importante da Federico Chiesa a secco nelle ultime 5 di campionato e chiamato a dimostrare di poter svolgere un ruolo da protagonista anche in vista di Euro 2024.
L’attaccante italiano ha fatto 6 gol e 2 assist in 20 partite ed ha il contratto in scadenza nel 2025.
Saranno mesi decisivi per capire se Federico sarà ancora uno dei riferimenti della Juventus del futuro ma il club ha bisogno di ritrovare l’esterno travolgente che fa tremare le difese e che da tempo non si rivede a Torino.
This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.