Il racconto shock del centrocampista della Juventus.
ASSURDO – Nicolò Fagioli svela i macabri retroscena legati alla personale vicenda scommesse. Come rivelato da Tuttosport, sono frasi disperate quelle rilasciate dal centrocampista della Juventus alla Procura Federale di Torino. Di seguito riportiamo un estratto delle sua confessione ai pm:
“La notte avevo smesso di dormire. Più il tempo passava più il debito mi ossessionava. I soldi che dovevo continuavano ad aumentare e pensavo di giocare solo per tentare di recuperare. Ti spezzo le gambe, mi dicevano. Ma tanto ormai era così alto il debito che anche se vincevo la scommessa non incassavo nulla, tutto quanto andava solo ad abbassare la quantità di soldi che dovevo ancora a queste piattaforme. All’inizio lo si fa perché si ha tanto tempo libero, ci si allena la mattina e poi si gioca per vincere la noia, per provare l’ebbrezza. Tonali è la persona che nel ritiro della nazionale Under 21, mi suggerisce di giocare su un sito illegale. Lo vidi giocare e gli chiesi cosa stesse facendo, mi disse che potevo farlo anch’io perché non c’era traccia delle scommesse. E mi fece registrare tramite un account al sito in questione. Le prime scommesse le piazzai su eventi di tennis e poi di calcio. Ho effettuato delle scommesse su siti irregolari, ricordo di uno denominato BETART e di un altro, ICEBET, ce n’erano altri ma non ricordo come si chiamavano perché cambiavano nome ogni mese. Scommettevo sia sulle partite di calcio, su casinò e tennis. Ho iniziato nell’estate del 2021 quanto mi trovavo nel ritiro U21 a Tirrenia. Lo facevano gli altri, non mi sono posto il problema se questi siti fossero regolari o meno, per me la differenza fra il sito legale e quello illegale sta nel fatto che in quello illegale si può giocare senza anticipare somme, a credito. Era un divertimento, un passatempo. Prima soprattutto sul tennis per un anno, poi da gennaio 2022 quando sono arrivato a Torino ero in una condizione di stress per i debiti accumulati e da settembre dello stesso anno ho iniziato anche col calcio e con somme ingenti per cercare di recuperare”.
“La Juventus fino dal periodo delle giovanili ci informava che era vietato per noi tesserati effettuare scommesse sia legali che illegali su partite di calcio: io ho giocato su partite sia di campionati nazionali sia internazionali ma non ho mai scommesso sulla Cremonese o sulla Juventus. Era mia abitudine scommettere spesso su partite di calcio mentre erano in corso di svolgimento. In quelll’occasione puntai sul pareggio o sulla vittoria del Milan. Persi perché la partita finì due a uno per il Torino. In relazione alla ricevuta che mi viene mostrata in visione relativa alle partite di Champions League Porto-Atletico Madrid e Real Madrid-lnter ho scommesso che avrebbero segnato meno di 3 o 4 goal. Anche in questa occasione si trattava di una piattaforma illegale BETART.”
“Avevo già accumulato un ingente debito di 250mila euro a settembre 2022 e iniziarono le pressioni da parte dei titolari di siti illegali per indurmi a restituire gli importi. Ogni tanto, per restituire almeno in parte queste somme provvedevo ad acquistare a Milano degli orologi di valore presso una gioielleria. Pagavo con bonifico bancario. Gli orologi alcune volte li ho consegnati io, altre volte passavano i titolari delle piattaforme e li ritiravano presso la gioielleria”.
“Nel periodo successivo al settembre 2022 giocavo in modo compulsivo di fronte alla TV su qualsiasi evento sportivo che stavo vedendo, calcio compreso. Serie B e Lega Pro comprese. Scommettevo con una tale frequenza e anche su più eventi contemporaneamente che non sono in grado di ricordare. Non ho mai parlato delle mie scommesse con dirigenti e/o calciatori e/o tesserati della FC Juventus perché non mi fidavo di nessuno. Sì, ho chiesto dei prestiti per pagare i debiti di gioco, perciò decisi di chiedere dei soldi ad alcuni amici e ad un compagno, al quale chiesi 40mila euro dicendogli che mi servivano per comprare un orologio e che mia madre mi aveva bloccato i conti. Gatti mi prestò i soldi che non ho ancora restituito e che tuttora mi chiede indietro. Altro prestito mi fu fatto da Dragusin, attualmente tesserato per il Genoa e da alcuni amici di Piacenza. Sempre di 40mila euro, anche questo accreditato tramite bonifico alla gioielleria dove compravo gli orologi di lusso da consegnare ai gestori delle piattaforme. Intendo precisare che è mia intenzione saldare tutti i prestiti ricevuti dai miei amici e compagni i quali erano all’oscuro delle ragioni reali per le quali ho chiesto il denaro”.
“Il periodo più brutto lo passai tra marzo e aprile 2023, quando ero talmente stressato e impaurito che durante lapartita Sassuolo-Juventus feci un errore tecnico e fui sostituito. Appena uscito dal terreno di gioco mi misi a piangere di fronte alle telecamere, pensando ai miei problemi legati ai debiti delle scommesse. Preciso di aver smesso di scommettere e di avere intenzione di proseguire il percorso di cura”