L’1-1 di Marassi ha messo in luce quello che, attualmente, risulta essere il problema principale della squadra di Allegri
PECCATO – Non succede, ma se succede. Alla fine, non è successo. Il quarto controsorpasso della Juventus all’Inter è fallito per merito di un Genoa che venerdì sera, al Ferraris, ha impedito ai bianconeri di prendersi la vetta del campionato. Allegri saluta la Liguria con il grande rammarico di non essere riuscito a mantenere il passo dei nerazzurri che, vincendo domenica in casa della Lazio, infatti, hanno allungato a +4, rendendo più tortuoso il cammino verso quello che fino ad ora, malgrado tutto, resta pur sempre un sogno.
Stavolta alla formazione di Massimiliano Allegri non è bastato passare in vantaggio e difendersi ad oltranza. Il rigore procurato e trasformato da Federico Chiesa non è riuscito ad abbattere un Genoa che ha continuato ad attaccare con vigore e con idee, trovando poi, nella ripresa, il pareggio definitivo di Gudmundsson. Cosa è mancato? Il forfait di Rabiot sicuramente ha pesato molto a centrocampo, ma quello è emerso, e che purtroppo non è più possibile negare, è l’inazione dell’attacco bianconero, che inizia ad avere le proprie responsabilità. In particolare, a finire nell’occhio del ciclone è Dusan Vlahovic: dopo un ottimo inizio di campionato, con quattro gol segnati nelle prime quattro partite, l’attaccante serbo si è fermato tornando un po’ il rebus della passata stagione. La tabella di marcia recita 5 reti in quattordici partite, soprattutto uno solo – sebbene importante, quello contro l’Inter – nelle ultime otto, che diventano dieci considerando anche le due partite prime dell’infortunio alla schiena di inizio ottobre. Numeri preoccupanti se rapportati all’avversario di turno Lautaro Martinez, che finora ne ha segnati ben 17: dati alla mano, l’Inter ha il miglior attacco con 39 gol, 15 in più rispetto alla Juve, quei 15 che ha realizzato il solo argentino, più dell’intero reparto d’attacco della squadra di Allegri.
E’ ovvio che la Vecchia Signora si attenda di più dal proprio bomber che, vuoi o non vuoi, è tornato anche al centro delle voci di mercato. Da qui in avanti, il serbo dovrà dare segnali importanti, altrimenti l’ipotesi rinnovo rischia di naufragare, e gli scenari sul suo conto potrebbero subire un netto cambio di rotta. Dalla Bundesliga si parla di Boniface del Bayer Leverkusen come papabile sostituto, ma ancora è presto per parlare di un addio certo, anche perché difficilmente l’affare potrà andare in porto a metà stagione. Più avanti, chissà.