Aria di novità in casa bianconera: durante il mercato estivo diversi giocatori potrebbero lasciare Torino
FUTURO – Voltare pagina è una scelta, una occasione, una prova. Dà la possibilità di inventare una nuova prospettiva, rigenerarsi, rinascere. Sarà questo il destino che attende la Juventus?
La penalizzazione di 10 punti in classifica ha inevitabilmente chiuso le porte della Champions League alla Vecchia Signora che, a una sola giornata dal termine del campionato, può solo sperare nell’Europa League, oppure dovrà accontentarsi della Conference, anche se un’eventuale sanzione dell’UEFA potrebbe negarle pure quella. Al di là di tutto, le prossime settimane saranno all’insegna dei bilanci in casa bianconera, con un obiettivo che regnerà sovrano: aprire un nuovo ciclo. Le ultime vicissitudini giudiziarie, unite ai mancati successi di questa stagione, hanno creato spaccature così profonde che lasciano presagire dei cambiamenti inevitabili, a partire dalla rosa dei giocatori. I mancati introiti della Champions costringeranno la dirigenza a seguire un regime di austerity, abbassando il monte ingaggi. A salutare Torino saranno sicuramente tutti quei giocatori che percepiscono uno stipendio troppo importante, come Paredes (7 milioni), Rabiot (7), Di Maria (6) e Cuadrado (5). In particolare, c’è grande rammarico per l’eventuale partenza del Fideo e del talento francese, due giocatori che quest’anno hanno dato un contributo importante: ad influenzare la loro decisione, senza dubbio, sarà anche la mancata qualificazione alla Champions. Ma non finisce qui, in quanto potrebbe verificarsi qualche cessione inaspettata, e dolorosa. Gli unici che possono permettere alla Juventus di incassare una cifra superiore ai 50 milioni di euro sono Dusan Vlahovic e Federico Chiesa: entrambi sono molto apprezzati all’estero e la loro partenza potrebbe far rifiatare i bilanci della Vecchia Signora. Anche a Szczesny potrebbe toccare la stessa sorte, con Mattia Perin pronto a prendersi il ruolo di portiere titolare. Infine, è da valutare anche la situazione di Rugani, Kostic e Bremer: sebbene la posizione del primo sia più traballante, anche gli altri due non sono considerati incedibili, nonostante siano arrivati solo lo scorso anno.
Dunque, il nuovo progetto ripartirà da molti addii, e da poche certezze, ma d’altronde voltare pagina significa anche questo. Quello che è stato è stato, ora è tempo di guardare avanti e di tornare non solo a vincere, ma anche di ritrovare un’anima che specie nell’ultimo periodo si è vista ben poco. Le basi da cui ripartire ci sono eccome e, come insegna il cammino seguito da altre squadre, una crescita, anche se lenta, porta sempre i suoi frutti.