Nome a sorpresa per l’attacco bianconero, il franco-georgiano potrebbe rappresentare uno dei rinforzi in arrivo dal mercato
SCOPERTA – Il nome nuovo per la Juventus è, come va di moda dire di questi tempi, molto esotico. Già etichettato come il “nuovo Kvaratskhelia“, Georges Mikautadze ha trascinato il Metz alla promozione in Ligue 1 con 23 reti (a cui ha aggiunto 8 assist) e, secondo recenti rumors, sarebbe entrato nella lista degli uomini di mercato bianconeri come possibile rinforzo offensivo. In un periodo in cui non è possibile spendere cifre esorbitanti per nomi di spessore, è importante attivare la macchina dello scouting e andare alla ricerca di talenti anche dove spesso si tende a non guardare. Sconosciuto ai più, tracciarne un identikit è quanto mai importante.
CARATTERISTICHE – Nato a Lione il 31 ottobre 2000 e naturalizzato georgiano dal 2021, in un’intervista realizzata a Prime Video Sport France si definisce un giocatore “di intuizione”: basta scorrere una carrellata di video in rete per capire il motivo. Dotato di un fisico brevilineo e di una tecnica sopraffina, in Francia è stato spesso paragonato ad Alexandre Lacazette. Questi ultimi due dettagli sono importanti nella storia del franco-georgiano: cresciuto nel settore giovanile della squadra della sua città, l’Olympique Lione (dove ha giocato insieme a Pierre Kalulu, ora al Milan), viene scartato a causa della sua altezza, ritenuta un fattore penalizzante per la sua carriera. Nonostante la delusione, la sua crescita non si è fermata: dopo averlo notato nelle giovanili del Saint-Priest, squadra che spesso accoglie giocatori che non continuano con l’OL, il Metz lo ha mandato a farsi le ossa in Belgio, al Seraing (dove ha segnato 28 reti in due stagioni), prima di richiamarlo alla base la scorsa estate. I suoi gol hanno trascinato il club del Grand Est alla promozione in Ligue 1, arrivata con il secondo posto in campionato, a soli tre punti dal Le Havre campione. Georges è ora pronto al grande salto. In orbita bianconera, se ne parla come possibile innesto in caso di partenza di Dusan Vlahovic. I due sono molto diversi, nonostante ricoprano lo stesso ruolo. Il vantaggio di Mikautadze è quello di poter agire anche da seconda punta o da esterno, il che permetterebbe più soluzioni offensive a Massimiliano Allegri. Le grandi qualità da dribblatore possono portare una ventata d’aria fresca alla rosa bianconera, che ha delle lacune in questo fondamentale se si fa eccezione per le doti di Federico Chiesa, che non è però certo di restare a Torino. Anche in caso di partenza del numero 7, Mikautadze rappresenterebbe un’opportunità. Il suo nome va quindi tenuto ben presente. E non lasciatevi ingannare dal fatto che sia, almeno per il tifoso medio, semi-sconosciuto. Il ragazzo ha qualità e non ha un prezzo elevato: elementi rari, di questi tempi.