Il primo colpo della Juventus potrebbe essere lo statunitense del Lille, figlio d’arte
COINCIDENZE – Sembra un caso, ma forse non lo è. Solo pochi giorni fa, la leggenda del Milan, George Weah, professava il suo amore per la Juventus. A distanza di pochi giorni, il sangue del suo sangue è vicinissimo a indossare la maglia bianconera. Timothy Weah, terzogenito dell’attuale presidente della Liberia, nato a New York e nel giro della nazionale USA, è pronto a diventare infatti il primo rinforzo della campagna estiva bianconera, quella contrassegnata dall’attenzione ai costi anche in vista di una stagione che non vedrà la Vecchia Signora partecipare alla prossima Champions League. E’ anche la prima sessione gestita da Cristiano Giuntoli, ormai in procinto di diventare il nuovo DS bianconero. L’operazione Weah, in tal senso, è già un manifesto di giuntolismo: i rapporti tra l’ex dirigente del Carpi e il Lille, infatti, sono ottimi, come dimostra l’operazione Osimhen. Nulla di ufficiale, dato che il mercato della Juventus è attualmente gestito da Giovanni Manna. Ma la mano del suo successore si sente.
PROFILO – Classe 2000, Weah è cresciuto calcisticamente nei New York Red Bulls fino a che, all’età di 14 anni, è stato prelevato dal PSG. Con i parigini esordisce anche in Prima Squadra, prima del prestito al Celtic nella sessione invernale della stagione 2018-2019. A giugno, poi, arriva il Lille: in quattro stagioni, contribuisce al titolo e a una Supercoppa. Nasce come ala offensiva, ma con il tempo è diventato sempre di più un esterno con caratteristiche ibride, propenso all’attacco e, per questo, con alcune lacune in fase di non possesso e di posizionamento. Destro naturale, predilige la fascia destra, anche se le sue caratteristiche gli permettono di giocare anche a sinistra. Nell’ultima stagione in Francia, ha giocato per otto volte da terzino destro e altrettante a sinistra, a cui si aggiungono cinque presenze in campo nel ruolo di ala destra e una addirittura da punta centrale ( in occasione dello 0-0 contro il Monaco di metà maggio). La sua trasformazione gli ha permesso di trovare continuità e anche un posto nella nazionale statunitense, con la quale ha collezionato 29 presenze e 4 gol, di cui uno nobile al Mondiale in Qatar, nella sfida contro il Galles. Arriverà per prendere il posto di Juan Cuadrado, che nelle ultime stagioni ha avuto un evidente calo. I numeri possono non convincere (appena otto reti in 107 presenze con il Lille, quest’anno a secco con due assist a referto) ma va considerato il suo ruolo. Di certo, non è un acquisto che scalderà tanti tifosi. E’ importante, tuttavia, rendersi conto che la Juventus è in fase di ricostruzione: da giocatori come Weah, ancora giovani e con fame, è necessario ripartire. Per tornare ad alti livelli, prima in Italia e poi in Europa.