Un mercato mirato per accontentare un tecnico che adesso deve solo vincere
QUI ED ORA – Ancora una decina di giorni e prenderà il via la terza stagione dell’Allegri-bis in casa bianconera.
La Juventus che si appresta ad iniziare un’annata che non la vedrà coinvolta in una competizione europea è ancora un cantiere aperto ma ha un obbiettivo ben preciso in mente. Tornare a vincere subito dopo due annate in cui non è riuscita ad alzare al cielo nessun trofeo.
Per farlo si è affidata nuovamente alla guida tecnica e alle indicazioni di Massimiliano Allegri, confermato sulla panchina e forte di un contratto fino al 2025 con i bianconeri che in Italia lo rendono l’allenatore più pagato più di tutti.
Giuntoli e Manna hanno intenzione di regalare all’allenatore livornese, un mercato a sua margine e somiglianza per interrompere questo biennio avaro di soddisfazioni. Il rinnovo annuale di Adrien Rabiot, la cessione di Vlahovic e l’arrivo di Lukaku sono operazioni che hanno la firma di Allegri e che rendono la Juventus una squadra che può lottare per vincere il titolo.
Un’annata senza l’assillo e la preoccupazione di una competizione europea dovrebbe favorire i bianconeri che non hanno alibi: devono tornare ad essere competitivi per il titolo.
Allegri nelle sue dichiarazioni ha provato ad abbassare il tiro delle aspettative, parlando di piazzamento Champions ma il vero obiettivo è un altro: provare ad aggredire subito la vetta della classifica.
Conterà molto partire forte, la Juventus è una delle big che per il momento ha cambiato meno in termini di uomini ed ha tutte le carte in regola per tornare ad essere competitiva. Altrimenti l’avventura di Max potrebbe davvero terminare prima del previsto; un’altra stagione di insuccessi non sarà tollerata. Ecco perché Lukaku è l’attaccante ideale: un n. 9 pronto subito ed abituato a gestire la pressione di una maglia pesante. Un’operazione che conseguenzialmente indebolirebbe una diretta concorrente e potrebbe dare un vantaggio in più ad una Juve che non ha più scuse.
Vincere qui e vincere ora, altrimenti ci sono le candidature di Tudor e Conte che aspettano solo la chiamata giusta per provare a cambiare una rotta che non piace ai tifosi della Vecchia Signora.