l due allenatori, entrambi “figli” di Giovanni Galeone, si preparano alla sfida di sabato alle 18.
A CONFRONTO – Solo una “genesi” comune: entrambi sono allievi di Giovanni Galeone, agli ordini del quale hanno giocato nel Pescara del 4-3-3. Poi, la storia ha continuato a scorrere collocandoli in due mondi per molti versi antitetici. Parliamo di Massimiliano Allegri e Gian Piero Gasperini, i due condottieri protagonisti della sfida calda di questo week-end tra Juventus e Atalanta. Portatori di due filosofie calcistiche diverse? L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport ne esalta peculiarità e differenze. Gasperini plasma i giocatori allenandoli al suo credo e all’uno contro uno, in un calcio da baionetta comunque raffinato tatticamente: fa del pressing il suo fiore all’occhiello, puntando molto su fasce e inserimenti in fase di costruzione. Allegri, invece, è un puro attendista, che fa del pragmatismo e del ‘corto muso’ il suo dogma imperante, con un’attenzione particolare rivolta alla versatilità dei propri interpreti. L’impercettibile filo rosso che li accomuna, di contro, recita: due “scopritori” e creatori di talenti (vedi Pogba e Kessie) e due grandi amanti del mare. Sabato, alle 18, i due allenatori si giocheranno una discreta fetta di stagione, con l’Atalanta avanti in classifica e la Juventus a caccia di punti preziosi per acciuffare almeno il quarto posto. La storia continua.