Il pareggio esterno di Firenze di ieri mette in seri guai la banda Pirlo, facendola scivolare al quarto posto. Oggi il Napoli può agganciarla.
FIRENZE – Una Juventus dalle due facce esce dal campo dell’Artemio Franchi con un solo punto in cascina: orribile nel primo tempo, rabbiosa e determinata nel secondo. La partita si apre a tinte viola, con una Juve costretta al giro palla sterile e propensa all’errore in fase di impostazione, mentre gli avversari sono al massimo della concentrazione. Al 29esimo l’episodio clou: Rabiot tocca in modo maldestro con il braccio un pallone vagante in area e il VAR non perdona, né tantomeno Vlahovic dal dischetto. L’unico sussulto bianconero è firmato Aaron Ramsey, ma il gallese sbaglia un gol quasi fatto, segno di una insicurezza generale di squadra. Pirlo al 45esimo ha bisogno di cambiare, dunque via Bonucci e Dybala e dentro Kulusevski e Morata per formare il consueto 4-4-2. Neanche il tempo di iniziare che la scelta porta i suoi frutti: Cuadrado innesca Morata e lo spagnolo sigla una perla meravigliosa che si insacca sotto al sette della porta di Dragowski. La catena di destra sembra mettere in difficoltà una Fiorentina che appare stanca, reduce da un primo tempo di tanta corsa e personalità, ma il fortino viola regge. 1-1. Un punto utile per i padroni di casa per allontanare lo spettro retrocessione, non si può dire lo stesso per i bianconeri che scivolano al quarto posto. E il Napoli ha la chance dell’aggancio a 66 punti.