Maurizio Sarri parla della sua esperienza sulla panchina bianconera, non tralasciando critiche e dichiarazioni scottanti
LE PAROLE – È passato poco meno di un anno dall’ultima volta che Maurizio Sarri, adesso allenatore della Lazio, si è seduto sulla panchina bianconera. Lontano da quel 7 agosto 2020, giorno dell’annuncio dell’esonero, il tecnico toscano parla in un’intervista a SportItalia. Tante le parole scottanti che hanno fatto discutere i tifosi juventini: “A metà ottobre feci una riunione con lo staff, la domanda era: andiamo dritto e andiamo a casa tra 20 giorni oppure facciamo qualche compromesso, vinciamo il campionato ma andiamo a casa lo stesso? Abbiamo vinto il campionato. Lo scudetto vinto con la Juve era dato per scontato all’esterno ma anche all’interno, al punto che non lo abbiamo neppure festeggiato. Quest’anno invece è stato festeggiato anche il quarto posto“. Continua poi su Cristiano Ronaldo: “La sua gestione non è semplice, è una multinazionale con interessi personali che devono coincidere con quelli della squadra. Io sono più allenatore che gestore“. Infine sullo scudetto perso con il Napoli nel 2016-17: “Chi ha vissuto in quell’albergo sa a che cosa mi riferisco. C’era stato un contraccolpo, ho visto i giocatori piangere. Come se fosse finito il sogno su quegli episodi che abbiamo visto tutti“.