Dall’assemblea degli azionisti svoltasi ieri, la Juventus prova a darsi un nuovo ‘look’
FINE DI UN’ERA – La Juventus è reduce dall’assemblea degli azionisti che si è svolta nella giornata di ieri. Tanti i temi toccati dal presidente Andrea Agnelli, tra cui la fine dell’era Cristiano Ronaldo. L’inseguimento forsennato alla vittoria della Champions League dovrà lasciare il posto ad un nuovo percorso di crescita e di credibilità, fondando il proprio operato su ‘lavoro, abnegazione, sacrificio e disciplina‘ per usare le parole del presidente.
PARAMETRI ZERO – Uno dei punti di forza della Juventus di qualche anno fa è rappresentato dall’acquisto dei parametri zero. Da Pirlo a Pogba, passando per Khedira, la Juve ha cementato la sua ‘legacy’ spendendo poco o niente e dominando la scena nazionale. Tuttavia, il presidente avrebbe additato questa scelta come ‘nemica della gestione sana del club’.
MERCATO – L’austerity bianconera dovuta agli strascichi post-Covid e al bilancio d’esercizio, porta necessariamente il club di via Druento a doversi muovere in uscita per poter finanziare gli investimenti: Ramsey è fuori dal progetto ed il suo salario (8 milioni) suggerisce una cessione prioritaria, Weston McKennie ha buon mercato all’estero e potrebbe portare fondi importanti, al pari di Dejan Kulusevski. Per quanto riguarda il fronte entrate, i profili che piacciono per il centrocampo sono quelli di Axel Witsel, Denis Zakaria e Aurelien Tchouameni (i primi due più raggiungibili, ma con meno margine di crescita). E poi il sogno Vlahovic per dare finalmente ad Allegri un bomber di razza, oltre che giovane.