La Juventus è convalescente ma non è ancora guarita.
La vittoria al gong finale raccolta con il Frosinone non aveva scacciato via i sintomi di una squadra malata che al Maradona reagisce e propone ma raccoglie una sconfitta probabilmente immeritata.
Finisce 2-1 per il Napoli che grazie ad un lestissimo Giacomo Raspadori trova il gol della vittoria dopo un calcio di rigore respinto da Szczesny dopo il tentativo di Osimhen. La sconfitta non rende merito alla prestazione dei ragazzi di Allegri schiacciati dal possesso palla dei campioni d’Italia ma capaci di calciare verso la porta di Meret per ben 18 volte. Una partita più che gradevole per gli spettatori neutrali al contrario di quelle che erano le sensazioni di una gara che vedeva i bianconeri decisamente rimaneggiati. Tra le assenze di Rabiot e McKennie e le scelte di Allegri di far riposare Kostic, Gatti e un Danilo recuperato in extramis, la Juventus si è fatta apprezzare nella metà campo avversaria ed ha fallito diverse occasioni da gol. La leggerezza di Nonge pesa sul risultato finale, con il 18enne belga che ha commesso ingenuamente il fallo da rigore su Osimhen che ha deciso la partita. Un errore pagato a caro prezzo con il ragazzo belga richiamato da Allegri al 90 minuto dopo appena 14 minuti dal suo ingresso in campo. Un errore di Nonge ma anche dell’allenatore bianconero che poteva scegliere un interprete più esperto in un momento decisivo della partita dopo il pareggio di Federico Chiesa. Proprio lui, il chiacchieratissimo Chiesa rappresenta una delle note positive che la Juve può portare via dal Maradona. L’attaccante della nazionale ha offerto una prestazione ricca e completa sotto ogni parametro, generando grattacapi ai difensori del Napoli costretti a rincorrerlo in ogni zona di campo. Una prestazione legittimata da un bel gol, il numero 8 del campionato dell’attaccante genovese che mette a tacere le voci su un futuro lontano da Torino andando ad abbracciare Allegri dopo il gol del momentaneo pareggio. I ragazzi della Juventus hanno risposto presente con un buona prestazione da parte dei vari Alcaraz, Miretti, Iling Junior. Certo, questo è il livello attuale delle rosa della Juve: un livello che dovrà necessariamente essere migliorato in vista della prossima stagione dove i bianconeri torneranno a disputare le coppe europee.
Perché il Napoli ha vinto la partita anche grazie alle sostituzioni e all’ampiezza di una rosa numerosa in ogni reparto. I bianconeri hanno fatto scendere in campo Weah, Nonge, Milik, Yildiz e Danilo.
Nel Napoli sono scesi in campo a partita in corso Ostigard, Raspadori, Zielinski e Lindstrom.
L’undici della Juventus che è sceso in campo oggi non è adeguato per vincere un titolo con diverse falle sia nei titolari sia nelle riserve.
Tanti errori che hanno determinato il risultato finale come la poca concentrazione in occasione della respinta del portiere polacco sulla quale Raspadori ha bruciato tutti in velocità. Errori difensivi ma soprattutto offensivi con Dusan Vlahovic protagonista in negativo per aver fallito qualche occasione da gol di troppo. Una domenica di normalità per l’attaccante serbo che nel 2024 vanta uno score di 9 gol in 10 partite e che stasera ha perdonato il Napoli in più circostanze. Ingredienti di una serata sfortunata che raccontano di una Juventus che dovrà difendere il secondo posto dal Milan e che vede lo scudetto tramontare definitivamente.
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