Vlahovic e Rugani salvano la Juventus (e la faccia di mister Allegri) al termine di una partita al cardiopalma, una gara sofferta di cui sembravano già scritte le sorti. I bianconeri provano a uscire da una recente situazione di crisi profonda; ma più che un gioco di squadra si affidano agli individualismi ed ai lampi di campioni che inseguono la propria identità. Chi è in partita (Vlahovic) riesce a spingere, chi no (Chiesa) fa dimenticare di essere in campo. Purtroppo l’insieme di giocatori non riesce ad esprimersi come “squadra” non sopperendo alle difficoltà dei singoli e lasciando spazi utili all’avversario.
La Juventus batte 3-2 il Frosinone e tampona la crisi con tre punti tanto sofferti quanto utili a mantenere il secondo posto. La squadra di Allegri passa in vantaggio con la rete di Vlahovic ma i gol di Cheddira e Brescianini rimettono sotto i bianconeri. È di nuovo Vlahovic a rimettere le cose a posto ma la Juve resta confusa e povera di iniziativa fino al guizzo di Rigani che regala un gran gol e tre punti preziosissimi alla classifica.
Ancora una volta una vittoria in extremis con un gioco disordinato e per niente convincente. Se lo scudetto è già un sogno lontano, Allegri dovrà far qualcosa di diverso se non vorrà pervadere anche il secondo posto.
Szczesny 5.5 – La difesa si sbriciola ed il polacco non riesce a tirar fuori il miracolo dal cilindro, due gol telefonati; per il resto della partita tiene la posizione sorvegliando la porta.
Bremer 5 – Le aspettative sono di certo più alte e durante il match rischia più volte di essere redarguito. In occasione dei gol avrebbe dovuto fare di più.
Gatti 5 – Nelle retrovie c’è qualcosa che non va, difficoltà nella posizione che porta al secondo gol del Frosinone. Durante il match si sbilancia maggiormente in avanti.
Rugani 7 – Salva la Juve dalla crisi profonda, tiene tutti con il fiato sospeso e a 30 secondi dalla fine regata i 3 punti alla Juve. 7 in pagella, non solo perché smorza i venti di burrasca, ma nelle retrovie risulta essere anche il più determinato riuscendo nel suo mestiere.
Cambiaso 5.5 – Prestazione sotto profilo, aiuta in avanti ma dietro si fa incartare dal Cheddira.
Mckennie 6.5 – Ritrova giocate degne di nota, con stop ed assist che supportano i movimenti di Vlahovic. Determinante nelle azioni che conducono ai gol, lotta ma si procura una lussazione della spalla sinistra.
Locatelli 6 – Nelle zone centrali riesce a fare il suo e durante il termine della partita riesce ad avanzare il baricentro per non far arrendere la squadra.
Kostic 4.5 – Non è proprio in partita, non riesce a chiudere e fermare gli avversari, non contribuisce in avanti e zero cross. Più che una brutta partita, un incubo.
Rabiot 5 – Non è in forma e si vede, specialmente in occasione dell’inserimento di Brescianini che porta il Frosinone in rete. Si procura una lussazione ad un dito del piede ed esce.
Chiesa 5 – Non è in partita, si perde sul campo e non riesce a trovare la sua posizione.
Vlahovic 7.5 – Tiene a galla la zattera, lotta e si impegna in ogni fase della partita. Realizza una doppietta determinante per una squadra in crisi. Sopperisce ad una difesa da incubo ed aggiorna il proprio tabellino con 15 gol per 23 partecipazioni di campionato.
Yildiz 6 – Si fa da fare, benché sia stato poco determinante lotta e spinge cercando di dare dinamismo alla squadra.
Weah 5 – Scarsa prestazione per il figliol prodigo che pecca di iniziativa e cinismo perdendo ghiotte occasioni per inserimenti in avanti.
Allegri 5.5 – Ha una visione a volte indecifrabile, sembra voler scommettere su una rosa eterogenea più che costruire un puzzle vincente soprattutto dove la Juve soffre di più, la difesa.