Gol, corse e spunti nel futuro della Signora
PREDESTINATO – Tale padre, tale figlio recita un famoso detto. Se è vero che i proverbi difficilmente sbagliano, Federico Chiesa, figlio del grande Enrico Chiesa, è un esempio di come il talento sia di casa. Ha ripreso le orme del padre ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Stefano Pioli, aveva previsto tutto: “Non so se farà mai 20 gol a stagione, però oggi è il miglior talento italiano e quando lo vedo in campo mi ricorda Mbappé“. Una profezia che di fatto si è avverata. Parole che l’attuale tecnico del Milan aveva pronunciato quando i due erano insieme alla Fiorentina. Pauolo Sousa l’ha lanciato, Pioli lo ha consolidato. facendo toccare al figlio d’arte quota 12 reti tra campionato e Coppa Italia. Record che il ragazzo venuto da Firenze ha già superato alla sua prima esperienza bianconera. 2 dei 13 gol messi a segno finora, sono arrivati proprio nella gara d’andata contro i rossoneri. Partita che gli uomini di Pirlo vinsero 3-1. Di fatto la prima di una lunga serie di cadute per il diavolo. Pioli avrebbe sicuramente preferito che l’infortunio del numero 22 juventino fosse più duraturo. Invece Federico ha recuperato ed è pronto a dare il tutto per tutto nella sfida contro il diavolo. Una partita che vale una stagione per entrambe le squadre.
GOL PESANTI – Chiesa sa perfettamente cosa significa essere l’uomo in più quando serve. Lo ha dimostrato in Champions contro il Porto, purgando i portoghesi 3 volte tra andata e ritorno. Sebbene non sia stato sufficiente per portare la Vecchia Signora ai quarti di finale. Piangere sul latte versato non serve a nulla. Ora bisogna conquistare la partecipazione alla prossima edizione della massima competizione per club. Chiesa vuole giocarla, da protagonista. Dopo essersi fatto male a Bergamo contro l’Atalanta, partita che ha voluto giocare a tutti i costi, la stella del firmamento vuole esserci dal primo minuto contro il Milan. Per colpire il diavolo ancora una volta ed ipotecare ulteriormente il proprio futuro in bianconero. La Juventus ha deciso di metterlo al centro del progetto. In realtà lo aveva già fatto quando ha investito 60 milioni (10 per il prestito biennale, 40 per il riscatto praticamente obbligato e altri 10 di bonus) per portarlo a Torino. Ora, ne è maggiormente convinta. Non potrebbe essere altrimenti, vista l’ottima stagione disputata da Federico il Grande. Prima però bisognerà domare il Milan di Pioli. Cosa che Chiesa ha già saputo fare più di una volta.