Erano anni che alla Continassa non si trascorreva un Natale sereno e pieno di ottimismo. Dopo due stagioni passate all’insegna di risultati non all’altezza e scandali societari che mettevano in cattiva luce il nome del club, questo si può definire a tutti gli effetti una rinascita per gli amanti dei colori del bianco e nero. La Juventus reduce dalla vittoria di Frosinone che ha rilanciato la rincorsa all’Inter distante appena 4 punti dopo 17 giornate adesso non si può più nascondere e deve cercare di contendere fino alla fine lo scudetto ai rivali storici nerazzurri. Una vittoria quella in terra ciociara frutto delle intuizioni di Allegri che si sta dimostrando un sagace e attento gestore delle risorse e di un gruppo unito e compatto che rema nella stessa direzione del sempre criticato allenatore livornese. Con Chiesa out per un problema nella vigilia, la scelta di Max di lanciare per la prima volta da titolare il classe 2005 Kenan Yildiz ha messo in mostra il talento e la classe di un ragazzo che sembra destinato a far parlare di sé per il futuro e magari anche per il presente. Il gioiellino turco acquistato dai bianconeri nel 2002 dalle giovanili del Bayern Monaco aveva già dimostrato le sue potenzialità nel suo percorso in Under19 prima e sui campi della Serie C con la maglia della Next Gen. In estate poi il talentuoso Kenan aveva già colpito lo staff tecnico bianconero che ha deciso di aggregarlo in pianta stabile in prima squadra per fargli assaggiare il ritmo e la pressione del calcio dei grandi. L’ascesa di Yildiz aveva già preso piede con la maglia della Turchia allenata da Vincenzo Montella che aveva già adocchiato i dribbling e l’estro del talentino bianconero che ha strappato le prime presenze ad Ottobre 2023 e a distanza di un mese dal suo debutto in nazionale maggiore, il classe 2005 si è tolto la soddisfazione di entrare nel tabellino dei marcatori durante la prestigiosa vittoria della Turchia sul campo della Germania. Allegri non poteva più proteggere la parabola di un ragazzo che sembra pronto a far parlare di sè e complice le assenze di Chiesa e Kean è arrivata la prima maglia da titolare proprio a Frosinone. Con una Juventus chiamata a ribadire le proprie ambizioni da titolo, Kenan ha incantato nella sua prima partita da titolare in serie A e dopo appena 12 minuti si è inserito in area di rigore avversaria con una serpentina degna di un fuoriclasse per poi battere Turati con un tiro secco sul primo palo a confezionare il primo gol in maglia bianconera.
Un gol che suggella il talento di un calciatore in rampa di lancio che può diventare a tutti gli effetti una risorsa per una squadra che ha bisogno di talento e fosforo negli ultimi 30m di campo e un’esultanza celebrativa che ricorda Alessandro Del Piero, idolo incontrastato del popolo bianconero.
Applausi per Yildiz che ha saputo cogliere la sua occasione e adesso potrà avere un minutaggio più ampio per poter strappare una convocazione in vista degli Europei e un toccasana per Allegri che si ritrova in squadra un altro diamante grezzo da poter lavorare nelle prossime settimane.
La scelta forte di Max ha dato i suoi frutti perché dopo il pareggio di Baez si è alzato dalla panchina un Vlahovic motivato e voglioso di impattare nel match. Lettura della partita perfetta e 3 punti in tasca per i bianconeri che si riportano a 4 lunghezze di distanza dall’Inter che è la favorita indiscussa nella vittoria finale. Dopo 17 giornate, la Juventus ha 10 punti di vantaggio sulla quinta posizione e sembra l’unica seria pretendente alla vittoria del titolo che manca a Torino da ormai 4 stagioni. I bianconeri hanno intenzione di provarci fino alla fine e con l’inizio del nuovo anno si riaprirà anche il calciomercato che potrà portare qualche volto nuovo per dare forza e credibilità alla candidatura bianconera.
Pochi ritocchi mirati potrebbero servire ad Allegri per gestire al meglio le forze e le energie per la seconda parte di stagione.
Il reparto che sembra più carente è il centrocampo dove con l’assenza a lungo termine di Pogba e Fagioli, gli uomini a disposizione del tecnico livornese sembrano contati. Serve una mezzala che possa affiancare Rabiot e possa dare il suo contributo anche in zona offensiva.
La Juventus segna poco e lo fa quasi esclusivamente con i propri attaccanti e con i difensori con il contributo dei centrocampisti che sta venendo meno. Al contrario di quanto avvenuto nella scorsa stagione, il cavallo pazzo francese non sta ripetendo il contributo realizzativo offerto nella stagione precedente. L’identikit corrisponde al nome di Lazar Samardzic, centrocampista estroso dell’Udinese capace di offrire soluzioni offensive importanti con il suo dribbling e il tiro da fuori. Dopo la querelle estiva che vanificato il suo trasferimento all’Inter, il classe 2002 sta facendo fatica ad emergere in un’annata complicata per il club friulano. Le intenzioni dell’Udinese sembrano quelle di impedire il trasferimento del calciatore a Gennaio ma la volontà del calciatore potrebbe giocare un ruolo determinante con Cioffi che ultimamente ha rinunciato all’estro di Samardzic in favore di calciatori più tattici. Una mezzala sicuramente arriverà ma potrebbe non bastare perché le condizioni non ottimali di Locatelli potrebbero portare Giuntoli a cercare un centrocampista più difensivo da poter schierare davanti alla difesa. Lo stesso Nicolussi Caviglia si sta ritagliando minutaggio ma un elemento con maggiore esperienza e magari in esubero da qualche grande club potrebbe fare il caso della Juventus che nelle ultime settimane ha raccolto informazioni su Hojberg del Tottenham e Kalvin Phillips del Manchester City. Calciatori di esperienza, abituati a giocare in palcoscenici internazionali e con voglia di riscatto. La Juve ha bisogno di giocatori fatti e finiti e non di scommesse, potendo attingere in rosa da giovani di talento che possono dare il proprio contributo alla causa bianconera. Nel girone di ritorno con il passare dei mesi il pallone inizierà a scottare di più e la pressione aumenterà, Allegri e i 40 punti ottenuti in 17 partite si meritano la possibilità di cullare un sogno fino alla fine.
Adesso la passa palla a Giuntoli chiamato a dare qualche alternativa in più ad un tecnico che sta ottenendo il massimo da una squadra che finalmente sta riempendo d’orgoglio i tifosi che sognano una volata scudetto contro i nemici di sempre.
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