Il vicepresidente bianconero ha presenziato alla presentazione del libro del giornalista Guido Vaciago.
TORINO – Il Salone del Libro ha aperto le proprie porta ad un evento molto particolare, la presentazione del volume: “La casa della Juve”, il libro di Tuttosport dedicato allo Stadium. Pavel Nedved ha partecipato e preso la parola per rispondere alle domande dei giornalisti. Queste le sue dichiarazioni:
Sull’Allianz Stadium
“Lo Stadium è casa, come da titolo del libro. È orgoglio di società e tifosi, di tutti. Per noi dirigenti e lo staff significa grandissimo orgoglio. Supportiamo questa società per mantenere uno status di eccellenza nel calcio. Viviamo sulla nostra pelle, quando siamo allo Stadium, l’orgoglio di rappresentarla. Questa appartenenza è forte e importante anche per i giocatori che possono offrire qualcosa di speciale in cambio della passione dei tifosi”
Senso di responsabilità
“Sì, ma i giocatori devono esserlo comunque. Devono rappresentare la maglia che indossano. Ma questo deve essere l’obiettivo di tutti coloro che vestono la Juve”
Impatto sulla città di Torino
“Alberghi, ristoratori, tassisti. Quando gioca la Juve aumenta la presenza a Torino. Con la pandemia questo si è congelato, ma ora mi sembra che siamo sulla buona strada”
Sugli stadi vuoti
“E’ stato un momento molto difficile. Noi come calcio siamo stati fortunati perché abbiamo potuto lavorare lo stesso. Ma senza passione e tifosi è diverso. Lo chiamavo il campionato del giovedì perché non è stato il calcio che doveva essere. Ora siamo al 75%, speriamo di arrivare presto al 100%. Sarà molto bello”
Sul legame con la Juve
“Non è facile da spiegare, è 20 anni che sono qui. Sono uno straniero che è stato adottato. Ringrazio tutto il popolo juventino e la famiglia Agnelli. Mi hanno dato la possibilità di lavorare per la Juve. Ne sono orgoglioso e mi sento responsabilizzato. Voglio restituire qualcosa alla gente”