Dalla Spagna tornano a riemergere prepotenti le voci di un clamoroso ritorno a Madrid, sponda Galacticos, di Cristiano Ronaldo. E la Juventus? Questa stagione ha lanciato un messaggio inequivocabile: prima la squadra.
QUALE FUTURO PER IL RE? – Ronaldo resta alla Juve, Ronaldo vuole tornare a Madrid, Ronaldo vuole tornare al Manchester United e in Premier, Ronaldo e la tentazione PSG…Il futuro del campione lusitano non è nuovo a dibattiti e voci di mercato. L’ultima bomba dalla Spagna arrivata oggi parla appunto di una “nostalgia reciproca” tra Cristiano e le merengues.”Ronaldo e il Real hanno perso entrambi con l’addio”, ha detto capitan Sergio Ramos. Un concetto che in molti hanno condiviso nel corso degli anni. Ad essere nuova è invece la reazione di molti tifosi bianconeri alla eventualità di un CR7 lontano da Torino. Un addio ieri temuto, oggi quasi sperato dopo la gara contro il Porto. Frutto delle tre stagioni in bianconero del pluri-pallone d’oro culminate con altrettante delusioni europee e di un peso economico sul bilancio e sulle possibilità di manovra in sede di mercato particolarmente oneroso.
Premessa d’obbligo: Cristiano Ronaldo è uno dei migliori giocatori della storia. A 36 anni fa innegabilmente ancora la differenza e il campionato lo dimostra. Con la sua presenza non è arrivata la Champions a Torino, certo, ma sono arrivati due scudetti che senza di lui chissà se sarebbero stati vinti, e nelle prossime settimane sarà ancora lui a dover fare la differenza per tenere vive le speranze scudetto. Quella contro il Porto è stata una mancanza pesante per un campione di quel calibro, certo, ma innegabilmente arrivata dopo essersi sobbarcato il peso dell’attacco bianconero per tutta la stagione a causa di infortuni e assenze dei compagni di reparto, e avendo giocato a 36 anni praticamente sempre senza aver avuto modo di rifiatare, avendo contratto anche il Covid, e senza neanche avere avuto alle spalle una preparazione pre-campionato vera e propria per via della poca pausa estiva. Le crociate anti-Ronaldo per tutto questo sono quanto mai ingenerose…e chi inneggia alla fine del Re stia pur certo che è ben lontana dal concretizzarsi.
Eppure, è innegabile che l’arrivo del portoghese non abbia dato i risultati sperati all’inizio della sua avventura Juventina (inutile negare che le aspettative fossero ben altre). Se il valore di Ronaldo è indiscutibile, altrettanto chiaro è che avere una squadra unita e armoniosa fatta di giocatori di livello conti più di un fenomeno e un collettivo che funziona a singhiozzo.
Ecco perché, tutto sommato, la questione “futuro di Ronaldo” non è di quelle che toglie il sonno ai tifosi bianconeri. Ronaldo è sempre meglio averlo in squadra, è chiaro, ma con o senza il fenomeno portoghese, la Juventus dovrà riscoprirsi squadra. Un concetto che forse troppo spesso è stato perso di vista negli ultimi anni…in primis in sede di mercato, dove spesso i nomi hanno annebbiato e preso il sopravvento sul famoso “profilo funzionale”. Quelli che necessariamente dovranno arrivare nelle prossime sessioni: profili che non lascino buchi e siano adatti al gioco espresso da Pirlo. E se il modo per ottenere il collettivo dovesse essere il sacrificio di CR7? Almeno per i tifosi, al momento la risposta sembra essere “Prima la squadra”