Servivano i 3 punti e seppur con parecchia fatica, i 3 punti sono arrivati.
La Juventus fatica più del dovuto anche contro il Frosinone ma riesce a ritrovare la vittoria che mancava dalla trasferta di Lecce del 21 Gennaio grazie al gol in extremis di Daniele Rugani, Vittoria ritrovata ma il momento negativo non si può definire superato per una squadra capace di sbloccare subito la partita grazie ad un Vlahovic scatenato che sembrava aver messo la partita sul binario giusto e invece il gol dopo 3 minuti ha riaperto le falle bianconere di una squadra lenta e compassata, che ha perso il mordente dei giorni migliori. Forse il fatto di essere usciti virtualmente dalla lotta per lo scudetto nel giro di un mese ha tolto convinzione ed energie ad un gruppo che ha inseguito il sogno di strappare il titolo all’Inter. La Juventus è apparsa nuovamente distratta e tremendamente lenta ed ha permesso al Frosinone di tornare in partita con il gol di Cheddira con una difesa tornata nuovamente vulnerabile e si è fatta trovare impreparata da una bella giocata di Soulé per il gol di Brescianini che aveva parzialmente ribaltato la partita.
La doppietta di un Vlahovic spietato che ha raggiunto quota 15 gol in campionato in quella che si sta dimostrando come la miglior stagione bianconera del bomber di Belgrado, sembrava il preludio ad un secondo tempo di furore dei bianconeri che invece si sono adagiati su un ritmo di partita congeniale alla squadra ospite che è apparsa in crisi di risultati ma non di gioco e di mentalità.
Un Frosinone combattivo e guidato dall’estro e dalla qualità di Matias Soulé che sembra pronto a tornare a Torino per giocarsi le sue carte esce dallo Stadium con un’altra sconfitta, grazie al gol di Rugani che strappa un sorriso ai bianconeri e fa esplodere di gioia il pubblico bianconero, non esattamente estasiato dalla prestazione dei propri beniamini.
Tanti i problemi nella squadra di Allegri che durante la partita ha perso per infortunio Rabiot prima per un problema all’alluce del piede destro e McKennie che dopo aver realizzato due assist ha abbandonato il campo per una lussazione alla spalla.
Un problema non indifferente per i bianconeri che dovranno rinunciare ai due centrocampisti almeno per la sfida del Maradona in programma domenica prossima, in una squadra povera di alternative di valore specialmente in quella porzione di campo.
La Juventus ha bisogno di ritrovare rabbia agonistica e convinzione ma anche concentrazione e tenuta difensiva come dimostrano i due gol subiti in casa contro una neopromossa. Un dato che non si sarebbe verificato qualche mese fa, dove Allegri era riuscito a costruire un vero e proprio muro difensivo a tratti invalicabile davanti a Szczesny. La Juve a Febbraio si è dimostrata fragile e leggera e povera di armi offensive, dato che solo Vlahovic sta trovando la via del gol con buona continuità.
E sul banco degli imputati è finito anche Federico Chiesa che non segna dalla sfida casalinga contro il Sassuolo di metà gennaio.
L’esterno della nazionale italiana non riesce ad incidere sulle partite nel ruolo di seconda punta, continuando a cercare con insistenza il gioco sulla fascia per cercare di mettere in difficoltà gli avversari. Un aspetto sul quale riflettere in futuro perché Chiesa non sta dimostrando un grande feeling con la porta avversaria in quella che doveva essere la stagione della consacrazione con la maglia bianconera.
6 centri in 21 partite di campionato per l’esterno della nazionale che non riesce ad essere costante all’interno dei 90 minuti di gioco non solo a causa di una condizione fisica non ottimale.
Poche quindi le indicazioni positive nella vittoria dei bianconeri che comunque permette ai ragazzi di Allegri di proteggere il secondo posto e di mantenere intatta la distanza dall’Inter. I nerazzurri non dimostrano segnali di cedimento e proseguono nella loro cavalcata che sembra inarrestabile ed irraggiungibile per un gruppo squadra che non sembra più all’altezza di impensierire i favoriti nella lotta scudetto.
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