Fiorentina – Juventus mette fine al campionato dei bianconeri. Una stagione che ormai da settimane aveva niente da dire per gli uomini di Allegri, già sicuri della qualificazione alla prossima Champions League. Solitamente, dopo una partita, è il momento delle analisi tecniche, del commento del risultato, delle critiche (e quest’anno ce ne sono state parecchie). Di fatto, però, il 2 a 0 della Fiorentina che lancia i viola in Europa passa praticamente inosservato. La Juve poteva chiudere l’annata meglio, certo, ma quella dei bianconeri a Firenze ha più le sembianze di una gita. Molli, svogliati, poco presenti. Ma a differenza di altre gare pallide della stagione questa volta con l’attenuante di una partita che per la Juventus era una amichevole o poco più.
E allora ci ha pensato il destino a tingere di un po’ di poesia questa serata altrimenti priva di spunti. La poesia di Giorgio Chiellini che esce dal campo per l’ultima volta da giocatore della Juventus con sangue e bende in fronte. Quelle di mille battaglie. Quelle che tante volte lo hanno accompagnato alla guida della corazzata di Madama. La poesia, perché no, anche di Bernardeschi, che gioca la sua ultima partita in bianconero proprio nello stadio che aveva fatto illudere che potesse essere lui l’erede dei grandi numeri 10 italiani della Juventus. E c’è anche ironia, quella degli ultimi 90 minuti di Paulo Dybala con la maglia della Juventus. Perché dopo tante polemiche per la richiesta di non giocare stasera, forse sarebbe stato meglio cancellare 90 minuti anonimi e invece conservare come ultimo ricordo il commosso tributo dell’ultima allo Stadium.
C’è meno poesia e ironia nel trattamento riservato dal Franchi a Dusan Vlahovic. Sfottò, fischi e insulti erano comprensibili, attesi e giustificabili, visto la circostanza, ma quando sfociano in pesanti offese e si supera il limite beh, non c’è bandiera che deve valere più del rispetto.
Che dire, se non arrivederci Serie A? Adesso qualche giorno per metabolizzare, e poi sarà ora di calde giornate sotto l’ombrellone a sognare la Juventus del futuro e a tenere il passo con le frenetiche notti di mercato. Il countdown della prima stagione è già iniziato, e se un Pogba si vede dal mattino…