Una Juve pratica e convinta porta a casa 3 punti dal Castellani
SOLIDI – L’ultimo ricordo amaro del Castellani è stato completamente spazzato via da una Juventus organizzata, pratica, non particolarmente spettacolare ma tremendamente efficace. La Juventus sbanca la Computer Gross Arena con un gol per tempo e fa il pieno di notizie positive, lasciando l’Empoli alla casella 0 per punti fatti e gol segnati dopo 3 giornate. In Toscana si è rivista la solidità difensiva di una squadra che in oltre 90 minuti non ha concesso niente all’avversario che è rimasto in partita fino all’82’ quando Federico Chiesa, al termine di una ripartenza ben orchestrata con Milik, ha messo la parola fine all’incontro, saltando Berisha e depositando il pallone in rete.
Un gol al termine di una corsa a campo aperto che testimonia tutta la voglia del calciatore e dell’intero gruppo di sacrificarsi e di correre contro gli ostacoli per riprendersi quelle soddisfazioni che sono mancate spesso e troppo negli ultimi due anni.
La partita del Castellani non è mai stata in discussione, la Juventus non viaggia ai giri alti di Udine ma controlla la partita fin dalle prime battute dettando il ritmo agli avversari che cercano di contenere l’impeto di un Dusan Vlahovic particolarmente pericoloso nel primo tempo.
Per sbloccare la partita serve però una zampata che riesce a piazzare capitan Danilo che in mischia trova l’attimo giusto per impattare sul pallone e deposita in rete il gol del vantaggio. Prima gioia stagionale per il brasiliano che mostra sotto il settore ospiti il nome e il numero nel segno del ricordo di Gaetano Scirea. La Juve insiste e cerca il raddoppio che Vlahovic sfiora a più riprese, poi arriva la grande occasione dal dischetto procurata da una percussione offensiva di Gatti sgambettato da Maleh.
Sembra l’anticamera al terzo gol in campionato di DV9 che però non è cattivo come di consueto e si fa ipnotizzare da Berisha.
Si va all’intervallo sull’1-0 con la Juventus che torna in campo alla disperata ricerca del gol che chiuderebbe la partita.
La grande chance nella ripresa capita sui piedi di Chiesa che prima salta con un tunnel un avversario nello stretto e poi non trova la porta con una conclusione che allarga troppo e finisce sul fondo.
Allegri inserisce Pogba alla mezzora di gioco e il francese riesce ad impattare bene sulla partita, trovando dopo 5 minuti la rete del raddoppio con uno spettacolare tiro al volo.
Potrebbe essere la scintilla che cambia la storia della sua seconda vita in bianconero e invece Vlahovic che ha servito l’assist è in offside e il gol viene annullato.
Allegri inserisce Milik per Vlahovic e cambia gli esterni e da un uno-due Milik-Chiesa, nasce il gol che manda i titoli di coda del match con l’esterno italiano lanciato in campo aperto che salta Berisha, perde l’equilibrio ma non perde il tempo e la voglia di segnare il gol dello 0-2.
I due legni finali colpiti da Milik e Kean evitano che il punteggio diventi più ampio con una Juve che ha messo in campo tutta la sua solidità ed esperienza in un match che non è mai stato in discussione.
L’unica nota negativa la smorfia di Pogba all’uscita dal campo, citata anche da Allegri in conferenza post partita che lascia il mondo Juve in grande apprensione per un calciatore che non è accompagnato dalla buona sorte.