Moise Kean risolve in favore dei bianconeri il complicato match del Bentegodi con una rete nella ripresa. I gialloblù ci provano a lungo e chiudono tra gli applausi del pubblico di casa. I bianconeri attendono la Lazio e si godono la terza piazza della classifica.
La Juventus vince ancora. Lo fa al termine di una partita fisica e nervosa. Lo fa in un momento chiave del campionato. Lo fa nell’insidiosa trasferta di Verona, dove talvolta era caduta in passato, e assesta un colpo diretto a ben tre avversarie. Atalanta, Inter e Roma sono raggiunte e superate, in attesa della gara della Lazio con il Monza, che chiuderà la 13^ giornata. Con Chiesa e Vlahovic indisponibili, Max Allegri conferma una linea a tre a dirigere la quale torna dal primo minuto Leonardo Bonucci e una coppia d’attacco con il rientrante Kean ad affiancare Milik. Partono forte i padroni di casa che serrano i ranghi e attaccano con buona personalità lo spazio tra difesa e centrocampo della Juventus. I bianconeri mantengono il possesso palla pur non creando grosse occasioni da rete. La partita è di quelle fisiche, con poco o nulla concesso all’estro tecnico. Gli uomini di Bocchetti ci provano in avvio con la botta da fuori di Sulemana di poco a lato e una conclusione di Lasagna dal limite che Perin controlla in presa alta. Il primo tiro della partita bianconera è di Milik, un tentativo da fuori area che chiama alla parata centrale Montipò. Il torpore generale si scuote quando una goccia di sudore freddo percorre la schiena dei tifosi juventini: al 33′ Bonucci subisce un colpo in un contrasto con Dawidowicz. Si scalda solo precauzionalmente Alex Sandro ma il capitano della Juventus proseguirà la propria gara. Kean e Milik non riescono a fraseggiare, contenuti dalla difesa scaligera. Le difficoltà dei bianconeri nella costruzione del gioco e il buon piglio dei padroni di casa non modificano lo 0-0 di un primo tempo avaro di emozioni.
Nessuna novità dopo l’intervallo con le due squadre che rientrano dagli spogliatoi con i medesimi interpreti dei primi 45 minuti. Cresce la squadra di Allegri, che guadagna metri e trova più ampi margini di manovra in verticale. Al 58′ il pressing di Rabiot produce un buon cross in mezzo che Kean manca per pochi centimetri. E’ una Juve più propositiva che cerca la profondità con maggiore insistenza e gli effetti del vistoso cambio di atteggiamento sono immediatamente visibili. Prima un tentativo di imbucata di Milik, poi, due minuti più tardi Rabiot vede e serve il taglio di Kean che squarcia la difesa del Verona e insacca la rete del vantaggio. E’ la terza marcatura stagionale per il classe 2000 che aveva siglato finora una rete all’Empoli in campionato e una al Benfica in Champions. La reazione degli uomini di Bocchetti è affidata alle iniziative di Sulemana sulla fascia di competenza e Lasagna a presidiare il limite dell’area di rigore. Al 63′ Allegri getta nella mischia Miretti e Paredes che rilevano Fagioli e Locatelli e cinque minuti dopo l’uomo partita Kean lascia il campo a Di Maria. Proteste veementi della squadra di casa al 75′ quando Danilo tocca di mano in area: l’arbitro Di Bello dopo il consulto del Var Guida stabilisce che non c’è penalty. Il Verona crede nel pareggio e prova il forcing finale. Al minuto 82 Di Bello è ancora una volta chiamato dal Var per decidere del contatto Verdi-Bonucci. Inizialmente valutato come contatto punibile con la massima punizione, l’arbitro rettifica poi la propria decisione in quanto il difensore bianconero anticipa il calciatore del Verona ed è egli stesso a subire fallo. Il finale di gara è ancora nel segno degli scaligeri. Di Maria si coordina alla perfezione da posizione defilata e calcia al volo dopo un campanile di Paredes, palla a lato. Nel primo dei 5 minuti di recupero Alex Sandro commette fallo da ultimo uomo su Lasagna e Di Bello estrae il rosso diretto. In dieci uomini la Juventus stringe i denti e porta a casa una vittoria tanto complicata quanto importante. I bianconeri danno continuità al successo sull’Inter e lanciano un messaggio chiaro alla Lazio, avversaria di domenica. C’è vita.
CHE SCHIFO GLI ANTI-JUVE, E’ BASTATO QUALCOSA DI DUBBIO A FAVORE JUVE E SUBITO HANNO MESSO IN CAMPO I POTERI FORTI. MA IL CERVELLO A QUESTI SERVE A QUALCOSA ? O SOLO A SPUTTANANRE LA JUVE ?? FIN CHE DANNO RIGORINI A FAVORE DELLE LORO SQUADRE, O FIN CHE FANNO LE PULCI ALLA JUVE CON IL VAR, E NON DANNO I RIGORI TIPO CONTRO LA ROMA (simile a Verona) VA TUTTO BENE POI !!!! ??
ANDATE SULL’OLMO E FATEVELA ADDOSSO DALLA PAURA. L’UNICO VANTAGGIO CHE HANNO E’ CHE ABBIAMO UN MEZZO allenatore CHE NON RIESCE A FAR FUNZIONARE LA SQUADRA , SEMPRE TRIBULARE, NIENTE SPETTACOLO.
AGGIUNGO , COSA NE PENSATE DEL GOL TOLTO AL MONZA PER MILLIMETRI , SECONDO CERTE TIFOSERIE ‘ E’ IL POTERE CHE TI FA VINCERE (LOTITO DOCET – VECCHIO FILIBUSTIERE) MA E’ SOLO LA JUVE