PERIN 6: Inoperoso per tutta la partita, visti i tentativi poco precisi della squadra di Bocchetti. SPETTATORE.
DANILO 6,5: Lo sceriffo brasiliano si rivela come al solito un affidabilissimo terzo centrale, fornendo supporto ad un Kostic un po’ naif in fase difensiva. Se la manovra di possesso non trova sbocchi, ecco che alza la sua posizione palla al piede e avvia possibili azioni, come se fosse un centrocampista navigato. TUTTOFARE.
BONUCCI 6: Meno brillante dei due compagni di reparto, ma comunque solido nel tenere a galla lo 0-1 bianconero. Viene ammonito nei primi minuti per fermare Lasagna dopo un break del Verona, bravo a restare concentrato ed evitare occasioni per prendere il secondo giallo. CONCENTRATO.
BREMER 7: Muro invalicabile il brasiliano, sempre più certezza del reparto arretrato bianconero. Il cliente odierno è Djuric, 200 cm di altezza, ma non si fa intimorire e va a marcarlo forte senza alcuna remora. Sui cross insidiosi di Doig c’é sempre lui a metterci una pezza e allontanare. MURO DI TORINO.
CUADRADO 6: Nonostante un Doig abbastanza vivace, il colombiano non gli concede spazio a sufficienza per incidere, riuscendo a contenere le sortite veronesi sulla sua corsia. Manca di brillantezza negli uno contro uno, finendo spesso per scaricare dietro in appoggio, mentre sarebbe servito il suo estro per aprire le strettissime maglie della formazione di casa. PRUDENTE. Dal 79esimo ALEX SANDRO 4: 10 minuti di follia del brasiliano che prima si fa ammonire, poi ferma Lasagna involato verso la porta, prendendosi un rosso diretto che metterà in apprensione Allegri nella prossima gara. DISASTROSO.
FAGIOLI 6,5: Prova sufficiente per il giovane Nicolò, il quale non va mai in apprensione nelle situazioni di pressing asfissiante dei colleghi veronesi. Gestisce bene ogni possesso e va a dare una mano in fase negativa, da segnalare un gran recupero su un lanciatissimo Lasagna. POLIVALENTE. Dal 63esimo MIRETTI 6: Una mezz’oretta per il giovane Fabio in cui non riesce ad incidere, ma risponde presente nelle varie situazioni in cui è coinvolto. IT’S OK.
LOCATELLI 6: Partita sporca, maschia, adatta alle sue caratteristiche. Non imprime gran ritmo al possesso bianconero da regista, ma è bravo a dare l’interdizione necessaria per garantire copertura. DI ROTTURA. Dal 63esimo PAREDES 6: Discorso analogo a quello di Miretti, non riesce a dettare il ritmo partita, causa il grande pressing del Verona, ma porta la pagnotta a casa. In attesa di una titolarità per valutarlo in modo più approfondito. ALLA PROSSIMA.
RABIOT 6,5: Come al solito una certezza nel centrocampo di Massimiliano Allegri grazie alle sue prestazioni di grande sostanza. Dopo essere stato decisivo con l’Inter grazie al gol dell’1-0, oggi firma l’assist per la rete di Kean, imbucando perfettamente l’attaccante di proprietà dell’Everton. Uomo determinante di questo momento della Juventus. FONDAMENTALE.
KOSTIC 6: Corre tanto e non si risparmia mai, un motorino instancabile per la squadra. Tuttavia, le tante partite ravvicinate e giocate per intero lo rendono meno lucido del solito e più in sofferenza quando c’é da difendere. Resta comunque in partita e si unisce allo sforzo di squadra per conservare il preziosissimo 0-1. SOLDATO.
KEAN 7: Serviva una prova importante al rientro da titolare per il giocatore di proprietà dell’Everton, ma il baricentro della Juventus non è alto a sufficienza e ciò lo penalizza, almeno nel primo tempo. Nel secondo trova lui il gol che sblocca la gara con un gran movimento a tagliare la corsa di Dawidowicz e riscatta una prova fin lì incolore. Terzo gol consecutivo nelle ultime tre partite in cui è stato schierato titolare. DECISIVO. Dal 68esimo DI MARIA 6: nella ventina di minuti giocati rischia di fare un gol da cineteca con un sinistro al volo potentissimo che esce di poco. Poco tempo per dare brio alla manovra, in una gara che dal suo ingresso è stata interpretata verso la sofferenza. PER POCO.
MILIK 5: Impalpabile la prestazione del bomber polacco, il quale non riesce ad essere incisivo quanto il compagno di reparto. Pochi palloni toccati in tutto l’arco del match, ciononostante Allegri lo tiene in campo per 90 minuti. PRIVILEGIATO.
ALLEGRI 6,5: Squadra solida che rischia pochissimo nonostante il baricentro non propriamente alto. Trova il gol su un’azione estemporanea con Kean, gestisce le energie facendo riposare Locatelli, Fagioli e Cuadrado. STRATEGA.