Dopo il pareggio contro il Napoli, la Juventus scende in campo all’Olimpico di Roma con il solito 4-3-3, mentre Mourinho cambia tornando al 4-2-3-1, schierando subito il nuovo arrivato Maitland-Niles e titolare a sorpresa Afena-Gyan. Allegri, invece, fa partire in panchina sia Morata che Rabiot, davanti spazio al tridente Dybala-Kean-Chiesa. Succede di tutto all’Olimpico, ma all fine la squadra di Allegri trova una vittoria fondamentale, grazie ad una rimonta fatta di cuore e anima. Bagliori di vera Juve…
Avvio shock della Juventus che sembra sottomessa al pressing dei padroni di casa. Tre angoli in nove minuti a favore dei giallorossi, infatti è vantaggio Roma proprio sugli sviluppi di un corner battuto da Veretout e incocciato da Abraham. Allegri e i suoi riprendono carreggiata grazie a un’invenzione di Chiesa per Dybala, che alla prima palla utile batte di sinistro Rui Patricio riportando il risultato in parità. Da qui in poi é un’altalena di emozioni coadiuvate da grosse lacune difensive da parte di entrambe le squadre. Prima della fine del primo tempo, c’è uno scontro tra Chiesa e Smalling, l’esterno ha la peggio ma sembra in grado di continuare, in realtà si accascia a terra pochi minuti dopo chiedendo il cambio (al suo postò Kulusevski). Da valutare le condizioni di Federico, senza dubbio una grossa tegola per la Juve che perde una pedina fondamentale. Prima del duplice fischio spazio solo per un giallo, pesante, a Cuadrado che, diffidato, salterà la finale di Supercoppa.
La ripresa non porta notizie migliori, la Roma trova di nuovo il vantaggio con Mkhitaryan (deviazione decisiva di De Sciglio) e addirittura il 3-1 con un gol incredibile di Pellegrini su calcio di punizione. La Juve sembra sotto terra, Allegri inserisce Morata e Arthur per Kean e Bentancur, i minuti passano veloci quando al 70’ ecco un bagliore di nome Locatelli, che su assist dello spagnolo infila di testa accorciando le distanze e svoltando la partita. Appena due minuti ed ecco il pareggio firmato Kulusevski, dopo check positivo del Var che manda i tifosi in delirio. Olimpico ammutolito, persino Totti in tribuna non sembra crederci, eppure il meglio deve ancora arrivare: passano appena cinque minuti ed ecco che De Sciglio scatena l’apoteosi bianconera, insaccando il 3-4 della rimonta. Quella voluta, cercata e finalmente ottenuta. Con il cuore e un po’ di fortuna, c’è infatti spazio per un ultimo brivido prima della fine, causa un rigore concesso alla Roma al 81’, con tanto di espulsione di De Ligt, fortuna che Pellegrini sbaglia dagli undici metri.
Dopo sei interminabile minuti di recupero, finalmente il triplice fischio sancisce una vittoria importantissima, non tanto per i tre punti, quanto per lo spirito con cui è stata ottenuta, “benzina” per rimettere in moto la macchina che tutti conoscono come Juventus. Una Vittoria così è ciò che ci voleva prima della finale contro l’Inter…