Le parole del doppio ex della sfida a 6 giorni da Juventus-Lazio
DOPPIO EX – Un’esperienza in Italia breve ma comunque significativa per Darko Kovacevic, ex attaccante serbo e oggi dirigente sportivo. Dopo un biennio con la Juventus a cavallo tra fine anni novanta ed inizio 2000, il calciatore ex Real Sociedad approdò alla Lazio dove non trovò la stessa continuità raggiunta in bianconero dove segnò 11 reti in due stagioni. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Kovacevic ha parlato della sfida in programma sabato allo Stadium tra Juventus e Lazio.
Ecco le sue parole in un breve stralcio dell’intervista:
Sulla scelta del suo connazionale Milinkovic Savic –
“Non ci giriamo troppo attorno, il motivo sono i soldi. Ma alla sua età ci può stare, mi arrabbio di più con chi ha usato la stessa logica ad inizio carriera.”
Sulla Lazio senza il Sergente –
“Meno forte. Quando perdi un giocatore del genere che per otto anni è stato il fulcro della squadra insieme a Immobile e Luis Alberto, non puoi non sentirne la mancanza. E si vede, anche se sono arrivati giocatori interessanti”.
Sugli obbiettivi di Lazio e Juventus –
“Non metterei sullo stesso piano Lazio e Juve, almeno a livello di uomini. Non nascondiamoci, senza infortuni i bianconeri sono da scudetto”.
Sulla coppia Vlahovic e Chiesa –
“Si conoscono dai tempi di Firenze, l’intesa c’è e mi stanno piacendo come duo. E poi con la rosa della Juventus si può giocare anche a tre in attacco. L’importante è averli e farli giocare certi talenti, il dove conta meno”.
Sul Vlahovic di quest’anno –
“Sicuramente, soprattutto dal punto di vista fisico. Credo abbia potuto lavorare bene in preparazione, mentre nel 2022 la pubalgia l’ha condizionato fin dall’inizio. E poi avere vicino Chiesa aiuta un centravanti: le sue accelerazioni creano scompiglio e cosi Vlahovic è più pericoloso in area di rigore. Non mi stupirebbe se finisse la stagione con 25 gol.”
Sui giovani della Juve –
“Se sono bravi perché no? Mi piace Miretti, ma ce n’è un altro che è un altro livello rispetto agli altri: Iling. Lo noti subito, ha lo strappo per spaccare le partite, fisicità, buon piede. E’ un 2003 allora? Nel Barcellona gioca Yamal che è un 2007…”