La società costituita per dare vita alla Superlega, ha presentato un’altra mozione al tribunale di Madrid perché venga cancellato l’accordo tra la Uefa e i nove club “pentiti”. I sei club di Premier League coinvolti nel lancio della Superlega (Manchester United e City, Liverpool, Arsenal, Chelsea e Tottenham) pur avendo pubblicamente abbandonato il progetto sono rimasti comproprietari della holding creata in Spagna proprio per il lancio della Superlega.
Le sei inglesi più Inter, Milan e l’Atletico Madrid. Queste le squadre che si trovano nel mezzo di questa battaglia legale, una sorta di patteggiamento a 15 milioni di sanzione complessiva con trattenuta del 5% dei ricavi per la prossima stagione. Tutto ciò tenendo presente la battaglia legale combattuta da Juventus, Real Madrid e Barcellona, che hanno già ottenuto attraverso lo stesso canale la sospensione del procedimento Uefa nei loro confronti, contro cui la stessa ha poi presentato appello.
Secondo indiscrezioni giunte del New York Times, la situazione attuale vedrebbe le sei inglesi che sono rimaste comproprietarie della holding ad hoc creata in Spagna. L’Uefa avrebbe cinque giorni di tempo per rispondere, mentre si parla di qualche settimana per una sentenza definitiva. Il primo passo per chiedere all’Uefa di annullare del tutto il procedimento disciplinare nei confronti di Juventus, Real Madrid e Barcellona.
Insomma la Vecchia Signora e le “corone” spagnole si sono schierati ed hanno imposto io loro credo e rispetto nei confronti delle altre compagini che insieme a loro avevano sposato una causa più giusta ed equa di quanto sia stato detto e chiacchierato. Nient’altro che un input necessario per dare vita al cambiamento, ingiuste e ingiustificate quindi forme di “condanna”.