I rumors di mercato vanno di pari passo con il calcio giocato. Il presente si intreccia con le riflessione sul futuro. Proviamo a tracciare un profilo della retroguardia della Juventus che verrà tra calcio e mercato.
IN PORTA – La prima questione da risolvere è forse anche la meno spinosa: costruire il terzetto di portieri della squadra ventura. Se, come sembra, Gigi Buffon saluterà Torino a fine stagione -non sappiamo se per dedicarsi alla famiglia o per inseguire l’ennesima avventura in campo da un’altra parte- il suo sostituto la Juventus lo pescherà direttamente in casa. L’indiziato numero uno è Mattia Perin, di ritorno dal Genoa. Sarebbe la soluzione meno dispendiosa in un mercato che non lascerebbe intendere grossi investimenti in quel ruolo. Il discorso cambierebbe se sotto la Mole dovesse pervenire un’offerta importante per Szczesny. Nel caso è lecito attendere Raiola e Donnarumma Gigio a Torino. Il portiere polacco ha molti ammiratori in Premier League ma difficilmente i bianconeri si priveranno di lui. Non è tempo di forzare le cose. Sono altri i reparti da rivoluzionare. Confermatissimo Pinsoglio più per meriti di spogliatoio che di campo.
RISERVA CERCASI – Non ci si aspetta colpi di testa nemmeno negli interpreti centrali della linea difensiva. La Juventus che verrà dovrà con molta probabilità fare a meno di Giorgio Chiellini. Il difensore italiano appenderà gli scarpini e il turbante di rito al chiodo, per poi concentrarsi su un futuro da dirigente. L’età anagrafica e i frequenti infortuni dovrebbero aver convinto il capitano di mille battaglie a volgere verso l’epilogo la sua straordinaria carriera. L’uscita del numero 3 apre un vuoto che va colmato con la figura giusta. Un quarto difensore, che agisca alle spalle di De Ligt e Bonucci per i quali non è ancora arrivato il momento di parlare di successori. Il terzo, in rigoroso ordine gerarchico è Demiral, finito sotto osservazione dopo le ultime prestazioni non proprio all’altezza. Il difensore turco ha mercato o forse lo aveva, quando la scorsa estate alcuni club inglesi erano disposti a mettere sul piatto fino a 50 milioni per accaparrarsi le prestazioni del 22enne turco. A Torino c’è aria di conferma anche se ai piani alti non hanno propriamente gradito certe esternazioni dell’entourage del nazionale turco. Demiral verrà sacrificato soltanto se dovesse palesarsi la necessità di una plusvalenza sostanziosa. Per le cifre leggi sopra, appunto. E’ caccia, dunque, al sostituto di Chiellini. Con Romero verso il riscatto da parte dei bergamaschi e Rugani che pensa ad una permanenza in Sardegna, può finalmente consacrarsi il pieno passaggio di Dragusin in prima squadra con un minutaggio certamente maggiore rispetto alle comparsate dell’annata giunta al rush finale.
SFASCIA LA FASCIA SINISTRA- Grosse novità coinvolgeranno il comparto terzini della rosa. Per un lavoro immane in entrata, un altrettanto sostanzioso lavoro in uscita sarà quanto mai necessario. Il pensiero corre ad Alex Sandro. Per due stagioni la Juventus ha cercato di piazzare il brasiliano, ma i treni più prestigiosi sembrano ormai passati e a Torino si valutano anche le offerte meno allettanti. Per un brasiliano che va, un altro potrebbe arrivare. E’ caldissima la pista che porta a Marcelo, in uscita dal Real Madrid. L’operazione si farà con una cifra che tra cartellino e ingaggio non dovrebbe superare i 16-18 milioni di euro. Se poi i bianconeri dovessero ritrovarsi un gruzzoletto importante da una cessione eccellente, Fabio Paratici potrebbe fare più di un pensierino per Robin Gosens. L’Atalanta ha fissato il prezzo: 40 milioni. Ma i buoni rapporti con il club e l’affare Romero abbasseranno le pretese orobiche. Sul piede di partenza anche Federico Bernardeschi che, per quanto possa godere della fiducia di Andrea Pirlo, non ha mai convinto a pieno la Società. L’ex viola aveva rifiutato il Lione un anno fa. La fumata bianca potrebbe arrivare da una squadra di serie A: Roma e Napoli sembrano le piazze più gradite.