Sulla panchina vi era anche lo stesso allenatore, ma ci sono tante differenze: quella di oggi, è una squadra composta da più giovani, senza un’adeguata esperienza
NON È LA STESSA COSA – Stando a quanto riporta “Tuttosport“, la sconfitta di ieri sera consolida il risultato di esattamente 6 anni fa. La Juventus, dopo tre partita, era ferma ad un punto, dodici fino alla decima giornata. Poi, la svolta nel derby con il gol di Cuadrado al 94′, prima di iniziare il lungo percorso delle 26 vittorie consecutive. Difficile che nuovamente Massimiliano Allegri si possa appoggiare a questi ricordi. Le differenze sono tante da allora e la mentalità non è più la stessa La Juventus del 2015-2016 era una squadra reduce da una finale di Champions League, piena fino al midollo di giocatori d’esperienza, determinazione e caratteri vincenti: Evra, Mandzukic, Chiellini, Barzagli, Bonucci, Marchisio, Khedira. Quella odierna, invece, è una squadra che viene da una brutta stagione, con il ricordo di Cristiano Ronaldo e piena zeppa di giovani. Sia chiaro, giovani che hanno del talento indiscusso, ma che ancora devono formarsi caratterialmente. D’altra parte, i punti persi per strada derivano da errori madornale non più da un “giovanissimo”. Szczesny non ha iniziato con il piede (e mani) giusto, mettendo in difficoltà la propria squadra, anche nel match di ieri sera con il Napoli.