È arrivata ancora una volta nel finale la vittoria nel derby: capacità di soffrire e concretezza le armi in più di Allegri.
TORINO – Vale sempre il principio del corto muso. Di misura o giocando male non conta, l’importante è segnare un gol in più dell’avversario e vincere. Così è stato anche ieri sera, 0-1 contro un avversario in ottima forma come il Torino di Juric. Viste le numerose assenze il tecnico bianconero ha deciso di puntare su Kean al centro dell’attacco, per poi cambiare in corso d’opera e tornare al tridente che tanta fortuna ha portato contro il Chelsea: Bernardeschi falso nove, Cuadrado a destra e Chiesa a sinistra. La partita è rimasta bloccata fino al minuto ‘86, grazie alla tenuta difensiva e alla solidità del gioco granata. C’è voluto un gran gol di Manuel Locatelli per sbloccarla e dare sfogo all’irrefrenabile gioia bianconera. La Juventus ha così conquistato la sua quarta vittoria consecutiva, un passo importante per l’uscita dalla crisi nera in cui era precipitata.