Con la fine dell’anno si avvicina il tempo dei bilanci e quello delle future intenzioni
AVVENTO – La fine dell’anno si avvicina, e con essa, inevitabile, lo sguardo va indietro all’anno passato, con l’obiettivo di comprendere ciò che è stato, come è stato e come può migliorare nell’anno in arrivo. Alla Juventus, questo elenco si prospetta lungo: iniziato con la vittoria in Supercoppa, il 2021 è proseguito con il trionfo in Coppa Italia, il cambio di allenatore e l’addio di uno dei più grandi giocatori della storia del calcio. E’ cominciato un nuovo progetto, nelle intenzioni pluriennale, e i motivi per pensare al prossimo anno sono molteplici, per ragioni di diversa natura.
CAMPO – Il 2021, dal punto di vista sportivo, si chiuderà in maniera agrodolce: la qualificazione da primi nel girone in Champions League è motivo di soddisfazione, tenendo conto del fatto che, al secondo posto, sono stati rilegati i campioni d’Europa in carica. Il rovescio della medaglia, però, non può ritenersi soddisfacente: il sesto posto in classifica, a -8 dalla zona Champions, e una serie troppo lunga di prestazioni insoddisfacenti obbligano la squadra alla massima concentrazione negli ultimi due impegni. Bologna e Cagliari, ultimi baluardi da espugnare prima della sosta natalizia, avranno grande influenza nella lista dei buoni propositi: arrivare a gennaio con un gap incolmabile dal quarto posto somiglierebbe molto a una resa, e non priva di conseguenze.
GIOCO – A livello tattico, la Juventus sembra sulla strada giusta per vedere i miglioramenti tanto attesi: il 4-2-3-1 proposto nelle ultime uscite, nonostante il passo falso di Venezia, permette a Massimiliano Allegri di sfruttare al meglio il potenziale offensivo della squadra, in attesa di Federico Chiesa, chiamato a risollevare il tasso tecnico dei bianconeri e a trascinare i compagni nella seconda parte di stagione. Certo, le lacune restano: i vari esperimenti in cerca della spalla ideale di Manuel Locatelli non hanno portato i frutti sperati (lo farà il mercato?), e c’è sempre il problema della bassa percentuale in fase realizzativa. Tutti sperano che, in questo senso, il 2022 porti con sè buone novelle: il rinnovo di Paulo Dybala, tanto atteso quanto vicino, potrebbe dare l’input giusto.
SOCIETA’ – La grana più grossa, però, è extra campo: l’inchiesta della Procura rischia di fare danni all’interno della società, dal punto di vista economico e non solo. L’epicentro del terremoto delle plusvalenze, situato in Via Druento, è un problema da risolvere il prima possibile, per potersi poi concentrare sugli obiettivi sportivi: il progetto per il quale è stato richiamato Allegri, volto alla valorizzazione dei giovani, ha bisogno di tempo e risorse. La pazienza dei tifosi è in fase calante e non è infinita: c’è bisogno di una svolta. La lista dei buoni propositi, in questo senso, potrebbe aiutare.