Grazie a un mercato invernale spumeggiante, la Juventus di Max Allegri si è notevolmente rinforzata e le prospettive stagionali sono drasticamente cambiate. Fino a dove può spingersi questa squadra adesso?
NUOVA LINFA – Gli arrivi di Vlahovic in primis e di Zakaria, con le conseguenti cessioni di Bentancur, Kulusevski e Ramsey, hanno portato una ventata d’aria fresca in quel di Torino, testimoniata dal grande entusiasmo dei tifosi in occasione della gara con il Verona. I due neoacquisti non avrebbero potuto presentarsi meglio di così, siglando entrambe le reti che hanno permesso alla band di Allegri di regolare gli scaligeri. Il centravanti serbo ha sin da subito messo in mostra le proprie qualità, sbloccando il match con un tocco morbido da vero campione, mentre il centrocampista svizzero lo ha chiuso con un inserimento da grande giocatore, dopo una prestazione estremamente solida. La domanda è la seguente: questa rivoluzione improvvisa fin dove può spingere i bianconeri?
CAPITOLO SERIE A – Posto che il piazzamento in zona Champions è diventato ancor più doveroso, l’obiettivo, specie in virtù della sconfitta dell’Inter nel derby, è diventato un altro: tentare una rimonta Scudetto che avrebbe del clamoroso, ancor più di quella di 6 anni fa. Tra il dire e il fare però c’è di mezzo il mare e il distacco da colmare non è proprio esiguo, ben otto punti dall’Inter che potenzialmente sarebbero addirittura undici; a 14 giornate dal termine è un Everest da scalare, considerando anche che i nerazzurri sono sembrati in totale controllo del derby per 70 minuti e che la Juve non ha convinto al 100% contro comunque un buon Verona. E senza dimenticare che in mezzo ci sono Milan e Napoli, due squadre solide, affamate e al momento più rodate della Vecchia Signora. Motivo per cui non sembra il caso di avventurarsi in voli pindarici, con il piazzamento Champions che appare il massimo traguardo possibile, anche se tutto fuorchè scontato; la Dea, seppur appannata al momento, resta sempre la Dea e molte delle risposte su questa lotta le avremo nello scontro diretto di domenica al Gewiss Stadium.
CAPITOLO CHAMPIONS LEAGUE – Anche in quest’ottica gli scenari sono cambiati, anche se non così drasticamente, ma se prima di gennaio un’eliminazione con il Villareal poteva pure essere contemplata, ora la Juventus ha il dovere di passare il turno e di qualificarsi ai quarti di finale a tre anni di distanza dall’ultima volta. In caso accadesse, poi gran parte del destino europeo bianconero dipenderebbe dal fato: sebbene la Juve si sia rinforzata, con Vlahovic oltretutto pronto a debuttare nella competizione, ci sono squadre che al momento paiono irraggiungibili, su tutte Bayern Monaco, Manchester City e Liverpool, ma anche Chelsea, Psg e Real Madrid sembrano difficilmente battibili per la Juventus di ora. Ma con una discreta dose di buona sorte l’ipotesi di una semifinale appare meno utopica di qualche settimana fa, quindi Madama ha il diritto di crederci anche in questa competizione, per Lei storicamente maledetta.
Certamente sarà un finale di stagione infuocato per Allegri&Co., un possibile assaggio di ciò che potrebbe riservare la prossima annata…