La statistica è preoccupante. La Juventus delle ultime tre stagioni pare aver smarrito la dimensione europea, nonostante il fuoriclasse portoghese
TORINO – Un filo rosso letale collega la Juventus delle ultime tre annate, quello della precoce eliminazione dalla Champions League. Due anni fa i bianconeri di Allegri perirono sotto i colpi dell’Ajax di De Ligt e lasciarono la competizione ai quarti. Nella scorsa stagione la rivelazione Lione giocò un brutto scherzo agli uomini di Sarri, eliminati agli ottavi. La storia si ripete ieri sera quando il tenace Porto di Conceicao risponde colpo su colpo ad una Juve talvolta troppo molle e distratta. Le tre eliminazioni sono tanto più amare se si considera che la Vecchia Signora ha in rosa mister 5 Champions League, Cristiano Ronaldo. Il portoghese aveva timbrato il cartellino contro Ajax, due volte e Lione, doppietta. Ma nemmeno in quelle occasioni il genio del lusitano era bastato. Ieri CR7 non ha lasciato il segno, come pure all’andata. E la Juventus per il terzo anno consecutivo finisce molto lontana dal traguardo.