La scalata bianconera che l’ha portata al terzo posto parte da dietro: nessun gol subito nelle ultime 6 gare
RISALITA – Dopo il tour de force del campionato iper compresso, causa imminente mondiale in Qatar, la Juventus, assieme agli altri club può tirare il fiato e ricaricarsi in vista della ripresa dei campionati a gennaio. La Juve lo fa quasi a malincuore, visto il trend delle ultime settimane che parla di 18 punti conquistati nelle ultime 6 partite, 12 gol realizzati e 0 subiti. Il merito principale parte dalla difesa, dalla svolta tattica targata Allegri che ha abbandonato la difesa a 4 per affidarsi al trio Danilo, Bremer e Alex Sandro, con i quinti di centrocampo a sacrificarsi e dare una mano lì dietro. Poi i calciatori ritrovati, come ad esempio Adrien Rabiot, elemento ormai imprescindibile per Max Allegri grazie ai 5 gol stagionali e i vari assist messi a referto, oppure come Moise Kean, autentica macchina da gol dell’ultimo periodo: gol con l’Empoli, gol col Verona, doppietta con la Lazio. Si è finalmente affidata ai giovani, con Miretti e Fagioli che si sono presi la scena e hanno dato a questa squadra il decisivo cambio di passo, considerando sempre le assenze pesanti di Chiesa, Pogba e Di Marìa.