Tra oggi e domani Paulo Dybala prenderà una decisione sul proprio futuro. Jorge Antun incontrerà a metà di questa settimana la dirigenza bianconera e saremo in grado di dire se le parti saranno state talmente vicine da generare una fumata bianca. L’agente della Joya ascolterà la nuova proposta della coppia Arrivabene-Cherubini e la valuterà con attenzione. La sensazione è che il nuovo corso dirigenziale non intende concedere più spazio e tempo ad investimenti ad alto rischio. L’aria è cambiata, la società si tutelerà. Per questo motivo la proposta della Juventus sarà ancora più bassa degli 8 milioni più 2 di bonus pattuiti in autunno. Sono lontanissimi i tempi in cui il prolungamento di contratto sembrava poco più che una formalità. La società adesso ha constatato una vistosa flessione nella tenuta fisica e nel rendimento del calciatore argentino e dato avvio alla più importante riflessione per il futuro prossimo e a più lungo termine. L’esito di tale ripensamento è un’offerta per un contratto con le stesse cifre attuali, vale a dire 7,3 milioni più bonus. La palla passa a Dybala: se il calciatore vuole rimanere, dovrà accettare alle cifre ritoccate al ribasso che la società di via Druento metterà sul tavolo delle trattative.
Dopo la gara con lo Spezia Massimiliano Allegri ha coccolato Dybala. “Sono dispiaciuto che si sia fermato di nuovo. Spero di averlo per il Villarreal”, ha affermato il tecnico livornese, rimandando poi alla dirigenza il delicato compito di dirimere il nodo rinnovo. Sul tema si sono pronunciati volti noti dello sport più o meno interessati all’evolversi della situazione. “Tutti siamo concentrati su queste competizioni, a tempo debito ci concentreremo sul calciomercato”, ha tuonato un lapidario Beppe Marotta, pronto a catapultarsi sull’occasione ghiotta di ingaggiare Dybala a zero. “Dareste 10 milioni di euro a un giocatore che, senza discuterne classe e abilità, gioca così poco?”, si è interrogato l’ex nerazzurro Fulvio Collovati, perplesso sull’effettiva utilità di un investimento ad alto rischio. Più di un dubbio si è insinuato nella mente di Angelo Di Livio: “Ultimamente ne ha sempre una: recupera e si fa nuovamente male, questo fa pensare molto una società”. L’affaticamento muscolare che ha fatto saltare a Dybala le ultime partite gli avrà dato tempo per maturare la decisione che il numero dieci ritiene più consona alle proprie esigenze di vita e di carriera. Se son Joye, fioriranno.