Disponibile a partire da oggi, la serie che segue le vicende della stagione bianconera è caratterizzata da un tempismo perfetto.
IN ONDA – Allerta spoiler? No, tranquilli. Chi scrive ha sì iniziato a vedere la nuova stagione di All or Nothing, che ha come protagonista la Juventus di Andrea Pirlo, ma il finale è già conosciuto a tutti. Dal momento dell’annuncio dell’uscita della nuova stagione del format di Prime Video, che ha già avuto un successo importante seguendo il Manchester City di Pep Guardiola e il Tottenham di Josè Mourinho, un pensiero non ha fatto altro che catturarmi, vale a dire il tempismo, ai limiti della perfezione, con il quale la stagione esce. Non solo: pura coincidenza o fortuna, la stagione ripresa è il momento giusto per capire molti aspetti della società Juventus.
MOTIVAZIONE – Già dai primi minuti di visione se ne capisce il motivo: in una fase della stagione come quella attuale, dove i bianconeri vivono di pochi alti e tanti bassi, le parole pronunciate da Leonardo Bonucci nella prima puntata risuonano come un monito: riassumendole, la maglia della Juventus pesa e ne va capita l’importanza. Una brutta prestazione può capitare, l’importante è essere sempre pronti a dare il massimo e a non perdere nemmeno un minuto, perché l’obiettivo deve essere costantemente quello di migliorarsi. L’etica del lavoro e la concentrazione, esemplificati dalla quotidianità di Cristiano Ronaldo, deve risuonare come un mantra alla Continassa: il proseguo della stagione passa soprattutto da questi aspetti.
STAGIONE – Più in generale, la scelta di seguire la stagione 2019/2020 è fortunata: sarebbe stato troppo facile e scontato seguire una delle vittorie di Antonio Conte o del primo Allegri, no? Così come, forse, la stagione con Maurizio Sarri avrebbe portato con sé troppi problemi, considerando l’amore mai sbocciato tra il tecnico valdarnese e l’ambiente bianconero. L’annata di Pirlo è quella giusta, per una serie di motivi. In primis, vedere al lavoro un allenatore alla prima esperienza in assoluto su una panchina può far comprendere meglio le difficoltà che l’ex centrocampista ha incontrato lungo il percorso. C’è poi il lavoro della società, la cui idea di puntare sul ringiovanimento della rosa stava iniziando a circolare. Per concludere, a livello di intrattenimento, un mix azzeccato tra il giusto drama, portato dai momenti difficili della stagione, e il lieto fine, raggiunto con la vittoria della Supercoppa prima, la conquista della Coppa Italia e del quarto posto poi. Nessuno spoiler, come promesso. Buona visione!