Il 2-0 contro l’Inter è un’altra boccata di ossigeno in casa Juventus, che si gode il sorpasso sui nerazzurri e l’aggancio al quinto posto
SCAMPATA. Dopo nove mesi di estenuante attesa, la Juventus è tornata vincere uno scontro diretto. La vittima è stata l’Inter di Simone Inzaghi, che in questo campionato è già a quota quattro big match persi. Ai nerazzurri resta il rammarico per un primo tempo con almeno due occasioni nitide per sbloccare la partita, prima con Dzeko e poi con Dumfries: nel complesso i nerazzurri hanno mostrato nuovamente tutte le loro fragilità difensive peccando di concentrazione in fase di finalizzazione come nelle prime gare stagionali. Ora la vetta dista 11 punti e la lotta Scudetto potrebbe seriamente diventare un miraggio se il Napoli continuasse di questo passo.
Veniamo alla squadra di Allegri. Dopo un primo tempo piuttosto scialbo, nella ripresa i bianconeri sono letteralmente saliti in cattedra sfoderando buone trame di gioco, ma soprattutto quel carattere che sta venendo finalmente fuori partita dopo partita e che era tanto mancato nella prima parte di stagione. Decisive sono state le reti di Adrien Rabiot, che ha raccolto un assist di Kostic e in corsa ha battuto Onana con un destro sul palo lontano, e di Nicolò Fagioli, autore di un bel destro sul primo palo su un capovolgimento di fronte velocissimo condotto da Di Maria e Kostic. Le noti positive della serata, però, sono state anche altre. Le ottime prestazioni di Bremer, che ha salvato il risultato in diverse circostanze, e Kostic, partecipe in entrambe le azioni dei gol puntellando la corsia di sinistra sia con giocate di qualità che con il fisico. Il ritorno sul terreno dello Stadium di Federico Chiesa che, sulla scia del profeta Allegri, ha ‘rischiato’ perfino di segnare. La crucialità, sempre più evidente, dei giovani che, anche se il tecnico livornese è quasi costretto a schierare in mancanza di alternative, si stanno guadagnando il posto con merito. Un Danilo in versione ‘capitan futuro’, sempre presente e tempestivo quando serve. E’ iniziata l’ultima settimana prima della lunga sosta per il Mondiale: gli scontri contro Verona e Lazio diranno se questa Juventus è davvero cresciuta o se si tratta del classico fuoco di paglia.