Le ultime voci di mercato vorrebbero Alvaro Morata molto vicino al Barcellona di Xavi. La volontà dell’allenatore catalano e del giocatore potrebbero accelerare la trattativa, ma la Juve dovrà eventualmente rimpiazzarlo
INTRECCIO D’ATTACCO – Eccoci qui a celebrare l’avvento del nuovo anno che ci auguriamo possa portare molte più gioie di quelle che il 2021 ci ha riservato. Lo stesso discorso vale per la Juventus che proprio lo scorso anno ha dovuto cedere lo scettro di ‘campione d’Italia’ agli acerrimi rivali dell’Inter. Con l’inizio del 2022 si apre un momento cruciale della stagione bianconera, ovvero il periodo di calciomercato invernale: servono innesti di qualità per poter ridurre il gap con le 4 squadre che per ora hanno fatto meglio di ‘Madama’. Neanche il tempo di realizzare di essere entrati nel vortice delle trattative, che a via Druento c’é subito da lavorare su una questione di vitale importanza: il ruolo del centravanti. Le ultime indiscrezioni di mercato parlano di un forte interesse del Barcellona nei confronti di Alvaro Morata (7 gol stagionali), ma soprattutto della risposta positiva dell’attaccante di proprietà dell’Atletico Madrid alla proposta blaugrana. Resta da capire come verrà intavolata questa intricata e spinosa trattativa: i catalani sarebbero disposti a discutere con la Juve per un possibile scambio con Memphis Depay (8 gol stagionali), ma il club proprietario del cartellino di Morata resta comunque l’Atletico Madrid. Veniamo al nome fatto dal Barça: Depay non sarebbe una prima scelta di Massimiliano Allegri per sostituire l’eventuale partenza del suo numero 9. Ha ragione? Ha torto? É un’opinione e in quanto tale, sento di dovervi offrire le mie considerazioni in merito.
DEPAY: I PRO – Memphis Depay è un attaccante che in molti definirebbero ‘moderno’, perché non rispecchia a pieno le caratteristiche di un centravanti boa vecchio stile. Non è un rapace d’area di rigore, è più un giocatore che ama svariare su tutto il fronte offensivo, favorito dal baricentro basso e dalla stazza non in linea con una punta vera e propria. Il feeling con il gol non gli manca, considerando le sue 4 stagioni a Lione prima di passare al Barcellona in cui ha siglato 64 reti in 140 presenze. Un altro ‘pro’ a favore della candidatura di Depay è la sua capacità di puntare e dribblare gli avversari: in questa stagione ha messo a referto ben 54 dribbling riusciti su un totale di 91 tentati, ottenendo l’invidiabile media del 59,3%. Dunque, un profilo simil-Depay garantirebbe tanta fantasia alla squadra di Massimiliano Allegri, un organico spesso tacciato di non essere qualitativamente adatto a competere con Inter e Milan.
DEPAY: I CONTRO – Premessa: il suo rapporto con i genitori, fin dai suoi primi anni di vita, non sono stati del tutto idilliaci, in particolare con il padre. Il piccolo Memphis fu abbandonato proprio dal padre all’età di 4 anni, motivo per cui ha scelto sempre il nome ‘Memphis’ sul retro delle sue maglie, evitando il cognome biologico. Questa vicenda lo ha reso un ragazzo con un carattere forte, a tratti anche fin troppo forte. Come non ricordare la volta in cui un certo Wayne Rooney gli diede un consiglio semplice ai tempi del Manchester United del ‘sergente’ Van Gaal:
“La situazione è complicata per te, vieni vestito in modo decoroso e non indossare robe estrose.”
Il risultato fu catastrofico: Depay si presentò con una Rolls-Royce, una giacca di pelle ed un cappello da cowboy. Un’altra vicenda che lo ha visto coinvolto in modo negativo è stata la zuffa tra lui e Van Persie dopo il match della nazionale olandese ad Astana contro il Kazakhstan. Insomma, il suo lato extra-campo non è proprio l’immagine del calciatore-modello, soprattutto per un ‘bad boy’ che dovrà eventualmente convivere con il rigore dello ‘stile Juve’ impartito da Agnelli e soci. Inoltre, Allegri dispone di un discreto numero di sgabelli per far sedere chi non si comporta in modo esemplare all’interno dello spogliatoio e non sembra avere alcun tipo di problema con il soggetto da punire (nessun rancore Bonny, ti si vuole bene comunque). Sicuramente la presenza nello spogliatoio di Depay sarebbe abbastanza ingombrante, nonostante i suoi appena 176 cm di altezza ed acquistarlo comporterebbe un rischio per l’armonia del gruppo.