Nella notte appena trascorsa l’attaccante argentino ha detto sì alla proposta della Roma. A breve visite mediche e firma sul contratto.
SCELTA CORAGGIOSA – La telenovela della primavera-estate 2022 è giunta alla puntata finale, quella che chiude i giochi. E lo fa con un epilogo a sorpresa degno di uno sceneggiatore di successo. Paulo Dybala ha scelto la Roma, maturando una decisione nella quale nemmeno i più accesi supporters capitolini potevano sperare. La Joya ha abbracciato il progetto Roma, di Tiago Pinto, di Jose Mourinho e di… Francesco Totti. Il dirigente ha trovato la formula convincente: 6 milioni a stagione bonus compresi per un accordo triennale che prevede anche un’opzione per il quarto anno. Mourinho invece è Mourinho. Il tecnico portoghese ha seguito la trattativa nottetempo, come solo i più infoiati divoratori di news di mercato, è ha posto il proprio avallo all’operazione Dybala intervenendo in prima persona nei contatti con il calciatore. Il terzo attore nell’Opera della Joya è stato colui il quale ha il giallorosso indicato come segno distintivo sui propri documenti d’identità. Totti ha avuto la capacità di toccare le corde giuste e far capire all’argentino quanto possa trovarsi a proprio agio in una piazza come Roma, che può consacrarlo a nuovo Pupone, o, se il paragone può sembrare eccessivo, a “Er Chico argentino“.
RIDIMENSIONAMENTO – Venendo ad un punto di vista più critico, la scelta di Dybala non può non richiamare alla mente i fatti che l’hanno preceduta. E di conseguenza giudicarla alla luce di un susseguirsi di eventi che giustifica i dubbi avuti dalla Juventus la scorsa primavera, quando per bocca di Maurizio Arrivabene, il club scaricava il calciatore. Quel che è successo dopo il divorzio è il frequente reiterarsi dei pellegrinaggi di Jorge Antun, dei sibillini abboccamenti di Beppe Marotta, delle speranze del Milan di operare uno sgambetto di mercato ai cugini nerazzurri, dei timidi tentativi del Napoli di Spalletti. Tutti contraddistinti da un comune denominatore. Il dubbio crescente nella tenuta fisica del giocatore, le cui abilità tecniche non sono mai state, invece, oggetto di discussione. Il via libera alla Roma è stato concesso dai tentennamenti dell’Inter, la cui strategia di temporeggiare ha fatto riflettere Dybala sulla possibilità di valutare altre destinazioni. Marotta il cunctator non ha affondato il colpo subito, non ritenendo opportuno impelagarsi nel pantano argentino senza prima aver fatto spazio lì davanti. Uno spazio, anche economico, già occupato dal ritorno di Lukaku. E così Dybala ha sostanziato le perplessità dei bianconeri non più disposti a fare follie, come neppure i nerazzurri, per un attaccante che ha necessità di ritrovare se stesso. E per tornare a splendere ha scelto di abbassare l’asticella ad una soglia più accessibile, quella Roma che affronterà l’Europa League puntando al piazzamento utile per la Champions League. Che, a questo punto, può essere meno utopico per il club di Friedkin. Sarà nuova Joya?
finalmente Dybala & Co hanno capito che non è la stella che pensavano fosse gia 6 milioni compresi di bonus sono tantissimi è bravo ma già 4 sono tanti