La notizia dello slittamento del summit fra la società e gli agenti del calciatore fa discutere e apre le porte a scenari imprevedibili. Cosa conviene fare ai bianconeri con l’argentino?
AI FERRI CORTI – Che Paulo Dybala e la Juventus non vadano più d’amore e d’accordo è ormai risaputo a tutti, ma che venisse rimandato, un’altra volta, l’incontro fra società e agenti per discutere del rinnovo era abbastanza impronosticabile. Si pensava che la telenovela potesse concludersi qui, in maniera positiva o negativa che fosse, invece bisognerà aspettare (almeno?) altre due settimane per sedersi al tavolo e discutere. Probabilmente la dirigenza pretende che la concentrazione di squadra e ambiente resti sul campo, in particolare in vista della sfida di Champions al Villarreal, forse il motivo per cui l’incontro è stato rimandato. Ma in fin dei conti, la Juventus può fare a meno della sua Joya? Oppure no?
PERCHE’ TENERLO – Dybala resta pur sempre Dybala, ossia il calciatore più tecnico e talentuoso della Serie A, con ogni probabilità. I rari sprazzi di gioco bianconeri in questa stagione sono passati dai suoi piedi, dalla sua inventiva e dal suo talento. E’ un giocatore che, se sta bene, fa la differenza, senza se e senza ma. La Joya è da anni il fulcro della manovra offensiva juventina, un punto di riferimento fondamentale che, se manca, si sente. Tante volte il 10 ha saputo levare le castagne dal fuoco alla Signora grazie a giocate fantasiose ed imprevedibili, come in quel Lazio-Juve del 2018 in cui si inventò una giocata dal nulla allo scadere che invertì le sorti di quel campionato, combattuto fino alla fine con il Napoli di Sarri. E proprio quest’ultimo è il tecnico che forse ha saputo esaltare maggiormente le doti dell’argentino, per ammissione dello stesso Dybala. Inoltre la Juventus, a livello di talento puro e qualità, presenta diverse falle nella sua rosa, anche in confronto ad altri club italiani, pertanto una permanenza della Joya sarebbe certamente importante. Non è da trascurare nemmeno il feeling creatosi con la tifoseria, di cui è da sempre uno dei beniamini. Un calciatore che riscalda la piazza fa sempre effetto e dona motivazioni extra a tutto l’ambiente.
PERCHE’ CEDERLO – Dybala, soprattutto negli ultimi anni, è stato vittima di numerosi guai fisici, che lo hanno costretto a stare ai box più e più volte. Naturalmente la Juve non può permettersi che un calciatore che percepisce oltre 7 milioni di euro all’anno frequenti così spesso l’infermeria, senza contare che l’argentino ormai si avvicina alla soglia dei 30 anni, il che dovrebbe aumentare il rischio di infortuni muscolari, per un giocatore mostratosi già fragile di suo. C’è poi la questione Vlahovic: se da un lato i due hanno mostrato un ottimo affiatamento quando impiegati assieme, dall’altro il carisma e la personalità del serbo, uniti al suo grande talento, hanno fatto scivolare in secondo piano, almeno agli occhi della dirigenza, la figura della Joya, che, proprio a livello caratteriale, non si è mai dimostrato inscalfibile nei suoi anni juventini. Una pecca spesso riconosciutagli e che in certe occasioni non gli ha permesso di fare la differenza ed emergere fino in fondo. DV7 sembra avere quel pizzico di cattiveria agonistica in più che al 10 è sempre mancato, per quanto Dybala resti un grande campione. L’ex Palermo è certamente uno dei senatori dell’ultimo ciclo bianconero, ma con l’aria di rivoluzione che tira sotto la Mole, sacrificare la Joya non appare proprio un delitto.