La Juventus, vittoriosa contro la Salernitana, è volata a -1 dalla squadra di Inzaghi, attesa a Torino al rientro dalla sosta per le Nazionali. La sfida delle sfide
CORSA. Erano anni che non assistevamo a una lotta Scudetto così combattuta. Il fatto che siamo a Marzo e che la Serie A non abbia ancora un virtuale vincitore è un aspetto che innanzitutto stride con quanto successo nelle passate stagioni: il dominio incontrastato della Juventus (manifestatosi per anni) e quello più recente dell’Inter (lo scorso anno) avevano reso i giochi fatti già molto prima del rush finale. Invece, quest’anno, vediamo quattro club racchiusi in appena sette punti, una buona ragione che dunque spinge i tifosi a seguire con grande coinvolgimento emotivo il proseguo del campionato. Attualmente, la classifica recita: Milan a quota 66, seguito da Napoli (63), Inter e Juventus rispettivamente a 60 e 59 punti, con i nerazzurri che però devono ancora recuperare il match col Bologna saltato lo scorso 6 gennaio. I bianconeri, dopo un avvio di stagione catastrofico, si sono reinseriti prepotentemente in corsa, complice un girone di ritorno da vera macchina “schiacciasassi” che le ha consentito di inanellare un filotto di sedici risultati utili consecutivi, consacrandosi come la squadra che ha conquistato più punti nel girone di ritorno (25). Al momento, è difficile pensare alla compagine di Allegri come candidata alla vittoria finale, anche se tutto nel calcio resta possibile e qualche margine di speranza potrebbe perfino esserci, visto il lieve calo manifestato dalle dirette concorrenti.
IN ATTESA DELL’INTER – Sembrava come se, contro la Salernitana, la sagoma dei nerazzurri aleggiasse imperterrita sopra lo Stadium. Come se tutta quella grinta e determinazione mostrate soprattutto nel primo tempo nascondessero un filo invisibile, quello che porta all’attesissima sfida del 3 Aprile, quando l’Inter sarà ospite del fortino bianconero. La mente sembrava già lì, ad un duello che si preannuncia dalle mille sfaccettature. Mettiamoci un eventuale sorpasso bianconero che profumerebbe di beffa bella e buona. Un pizzico di ostilità, quella che ormai arde eternamente tra le due squadre. La carezza del calciomercato, con l’Inter intenta a fare la corte a Paulo Dybala e pronta ad insidiarsi come una volpe fra le crepe di un rinnovo estenuante. Mettiamoci anche quel momentaneo -1 in classifica, quel solo e unico punto che sta temporaneamente tenendo a distanza le squadre ma che, da qui a due settimane, riuscirà probabilmente ad evocare gli scenari più fantastici e improbabili. Come arrivano Inter e Juventus al confronto? Beh, una tale flessione dei nerazzurri non era minimamente pensabile. All’inizio della stagione il loro gioco brillava come non mai, esprimendo un calcio appassionante seppur dispendioso. Poi, il buio: il gruppo si è lentamente sgretolato di fronte al primo ostacolo e adesso sembra essersi perso fra mille difficoltà che paiono insormontabili. E la Juventus? Il cambio di passo rilevato in campionato è decisamente buono, essendo riuscita a rimontare molti punti e ad arrivare a ridosso delle prime, cosa inimmaginabile fino a qualche tempo fa. La squadra sembra aver ritrovato la tempra giusta manifestando, seppur a sprazzi, lampi di buon calcio e di identità ritrovata, ma non sappiamo se tutto ciò basterà ad alleviare la delusione per un’eliminazione dalla Champions che pesa come un macigno e che evidenzia l’ennesimo dato di fatto: il lavoro da compiere è ancora tanto. Tuttavia, come sottolineato fra le righe dallo stesso Allegri, è piuttosto scontato che contro l’Inter la Juventus giocherà la partita della vita, forse spinta da una profonda voglia di rivalsa, da quel desiderio latente di riassaporare l’ebrezza di sentirsi invincibile e temuta, un’etichetta passata di diritto ai nerazzurri dopo l’exploit della passata stagione. Sognare non costa nulla e guardare lassù, ormai, diventa d’obbligo. Già che siamo in ballo, balliamo. Poi quel che sarà sarà.