La Juventus ha la miglior difesa del campionato, ma è in Champions League che sorgono i problemi.
METAMORFOSI – Se la fase difensiva della Juventus fosse la trama di un film, questo potrebbe tranquillamente essere interpretato dal protagonista del famoso romanzo di Robert Louis Stevenson: Gabriel John Utterson, meglio noto come ‘Il Dottor Jekyll e il Signor Hyde’. Lasciando da parte riferimenti letterari, la compagine bianconera sta mettendo in mostra tutto ciò che di bello e di brutto è capace di fare: miglior difesa in campionato con soli 7 gol subiti in dodici partite giocate e peggiore in Champions League con 11 reti subite in cinque dei sei match del girone H fin qui disputati. Appunto, cinque. Domani all’Allianz Stadium arrivano ‘Les Enfants terribles’ – tanto per citare un altro straordinario romanzo – del Psg e, di conseguenza, aumenta vertiginosamente il rischio di veder crollare verso il basso la già deficitaria differenza reti dei bianconeri.
Un ruolino di marcia talmente negativo che stona fastidiosamente con quello, fin qui straordinariamente perfetto, mantenuto in campionato. La Juve, infatti, non subisce gol da tre giornate: Torino-Juve 0-1, Juve-Empoli 4-0 e Lecce-Juve 0-1. Un piccolo record, quello raggiunto dalla squadra di Max Allegri, essendo l’unica ad aver manenuto inviolata per più minuti la propria porta nel mese di ottobre: l’ultimo gol subito da Bonucci e compagni risale al minuto 54′ della sfida persa per 2 a 0 in casa del Milan lo scorso 8 ottobre. Ma come è possibile che il muro regga in patria e crolli in Europa? Certamente, molto è dipeso dal differente livello degli avversari. Tuttavia, indagando meglio a livello tattico, il passaggio dall’iniziale difesa a quattro all’attuale schieramento a tre ha, senza alcun dubbio, fortificato l’assetto difensivo. Non è un caso che i sette gol subiti siano arrivati tutti con la squadra schierata a quattro in difesa: uno a Roma (terza giornata) con la difesa formata da De Sciglio, Bremer, Danilo e Alex Sandro, uno a Firenze (quinta giornata) con Cuadrado insieme ai tre brasiliani davanti a Perin, due con la Salernitana (sesta giornata) con Bonucci e De Sciglio a completare il reparto arretrato insieme al colombiano e all’ex Torino, uno a Monza (settima giornata) con Gatti al posto del capitano bianconero e, infine, due reti subite in casa del Milan con Danilo, Bremer, Bonucci e Alex Sandro in protezione di Szczesny.