Dall’inizio del 2022 il difensore ha giocato ben sei partite di fila da titolare: è lui una delle vere sorprese.
RINATO – Quei risvolti inaspettati, i colpi di scena a cui a volte mai ti sogneresti di assistere. Daniele Rugani è uno di questi, protagonista della saga “to be continued” da esubero a titolare. Gli infortuni prima di Giorgio Chiellini, poi di Leonardo Bonucci, oltre a quello di lunga data di Danilo da poco rientrato, e le assenze di Matthijs de Ligt tra squalifiche e gastroenterite, hanno favorito non poco il ritorno alla titolarità del giovane difensore. Questo inizio 2022 è stato senz’altro molto positivo per lui, annoverando ben sei partite di fila da titolare, comprese Coppa Italia e Supercoppa.
Cercava la grande occasione e adesso tocca a lui, piano piano, dimostrare di essere “da Juve”, dopo aver vissuto anni con addosso l’etichetta di ricco esubero. Dopo una stagione giocata a sprazzi con al timone Maurizio Sarri e poi una in prestito tra Rennes e Cagliari, la scorsa estate Rugani è approdato nuovamente a Torino, dove ha ritrovato Massimiliano Allegri, quel tecnico che ha sempre avuto fiducia in lui, come dimostrano le sue parole nel post partita di ieri sera: “E’ un bravissimo giocatore, le qualità non le cambi. Ho trovato un giocatore dopo due anni che non aveva quasi mai giocato anche con più serenità e personalità. Ha fatto una partita straordinaria. Ha fatto interventi da difensore vero e sono molto contento per lui perché un ragazzo che merita”.
Così, rimboccandosi le maniche e senza manifestare eccessivi mal di pancia, Daniele ha iniziato a ritagliarsi il suo spazio, dimostrando almeno finora di essere all’altezza della stima e della considerazione accordategli dall’entourage. Certamente, al rientro dalla sosta, i vari Bonucci e de Ligt ritorneranno a disposizione, ma al contempo è anche vero che gli impegni non mancheranno di certo e dunque ci sarà spazio per tutti tra campionato, Champions League e Coppa Italia. Allegri, senz’altro, non si dimenticherà della prontezza e dell’affidabilità dimostrate dal giocatore nel momento in cui, vista l’emergenza, è stato chiamato in causa, facendosi trovare pronto e dando un segnale importante.
Rugani, quindi, ha l’occasione di scrivere un nuovo capitolo della sua storia in bianconero, anche con una finestra sul futuro. Allargando lo sguardo ai suoi compagni di reparto, l’anzianità di Bonucci e Chiellini, su cui non si possono fare programmi a lunghissimo termine, e il corteggiatissimo de Ligt, sul cui futuro aleggia qualche perplessità, evidenziano la necessità di guardare avanti e avere a disposizione una pedina come Rugani può consentire di pensare ad uno stravolgimento delle gerarchie per intraprendere un percorso, prima o poi necessario, di rinnovamento.
“Sono sempre stato molto sereno e tranquillo perchè col mister ho un ottimo rapporto e sapevo che prima o poi ci sarebbe stato bisogno di me, di dare una mano alla squadra, e ho aspettato il momento con tranquillità.” Impegno, costanza e serietà: Daniele docet.