I bianconeri vogliono cercare di ricostituire quel blocco azzurro che tanti successi ha portato in 124 anni di storia E questo potrebbe giovare anche a Mancini…
RITORNO ALL’ITALIANA – Nell’ultimo periodo pare che la Juventus si stia concentrando, in ottica calciomercato, sull’acquisto di vari calciatori italiani, dalla difesa all’attacco, passando per il centrocampo. Non é una casualitá che molte delle leggende che hanno scritto la storia di questo club siano nate nel Bel Paese: Del Piero, Baggio, Bettega, Boniperti, Buffon, Scirea, solo per citarne alcune. La rosa 2021/2022 dei bianconeri comprende appena 11 italiani su 25 giocatori, di cui solamente tre possono essere definiti titolari inamovibili: Bonucci/Chiellini, con il secondo ormai ai saluti, Locatelli e Chiesa. Numeri bassissimi, in controtendenza con quella che é sempre stata la filosofia bianconera. Ormai nel nostro campionato gli stranieri trovano sempre piú spazio, a scapito degli stessi italiani, che spesso sono costretti a migrare all’estero in cerca di maggior fortuna, e questo é uno degli svariati motivi contribuenti alla recente debacle della Nazionale.
La notizia positiva é che i bianconeri sembrerebbero aver colto l’antifona, poiché molti degli obiettivi di mercato/giocatori di proprietá sono italiani, e tutti di ottima prospettiva. Federico Gatti e Mattia Viti sono due nomi sconosciuti ai piú, ma entrambi rientranti in orbita juventina: il primo é in prestito a Frosinone e rientrerá alla base in estate, mentre il secondo é ricercato da tempo, anche dall’Inter. Sulle fasce, appaiono obiettivi concreti Emerson Palmieri, giá noto nel panorama calcistico europeo, e Raoul Bellanova, terzino destro classe 2000 del Cagliari, ma in prestito dai francesi del Bordeaux: riportarlo in Italia sarebbe un primo passo verso la rivoluzione, magari senza poi farlo “ammuffire” in panchina. Nella categoria “sogni di mercato” rientrano altri due azzurri, Jorginho e Zaniolo, con il primo desideroso di tornare nella penisola e con il secondo in rampa di lancio dopo due gravissimi infortuni. Senza dimenticare Nicoló Rovella, pronto a riabbracciare Torino dopo l’esperienza formativa con il Genoa, e i tre moschettieri del Sassuolo: Frattesi e Raspadori, giovani pronti a spiccare il volo cosí come Domenico Berardi, che appare ormai maturo per il salto in una big. Senza tralasciare Gianluca Scamacca, che pare destinato peró ad altri lidi vista l’ingombrante presenza di Vlahovic. La rinascita della Juventus e del calcio italiano inizia da qui, sperando non si trasformi in un effimero tentativo di cambiamento, ma in un consistente cambio di passo e mentalitá.